Appello del Presidente Mattarella: “Uniti contro il Covid”

Castegnato - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al cimitero di Castegnato
Castegnato - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al cimitero di Castegnato, oggi 1 novemrbe 2020. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

ROMA. – Come fece già nelle ore più buie della prima ondata, Sergio Mattarella torna a lanciare il suo appello alla concordia nazionale, perché si superi ogni egoismo e si uniscano le forze per battere il virus. Parole accorate che però non sortiscono l’effetto sperato. Se la maggioranza apprezza l’intervento del Quirinale, l’opposizione evita alcun commento, ribadendo di fatto la propria insoddisfazione nei confronti dell’esecutivo.

Così, alla vigilia dell’intervento del premier Giuseppe Conte a Montecitorio, il centrodestra, seppur con toni diversi, sostanzialmente boccia ogni ipotesi di cabina di regia, o task force bipartisan e ribadisce che il luogo del confronto già c’è ed è il Parlamento.

Il capo dello Stato sceglie un luogo e un giorno dal grande valore simbolico per cercare di cucire un tessuto politico messo a dura prova dall’esplosione dei contagi. Dal cimitero di Castegnato, in provincia di Brescia, dove e’ stata rubata una croce in memoria dei caduti per il Covid, alla vigilia del giorno dei defunti, Mattarella osserva che ricordare i morti “è un dovere che va affiancato a quello della responsabilità di proseguire nell’impegno per contrastare e sconfiggere questa malattia così grave, mettendo da parte partigianerie, protagonismi ed egoismi per unire le forze di tutti e di ciascuno, quale che sia il suo ruolo e le sue convinzioni, nell’obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro Paese”.

“Mattarella ha ragione, basta con le polemiche. L’imperativo è abbassare la curva”, è il commento del segretario dem Nicola Zingaretti. “L’appello di Mattarella – osserva il ministro Francesco Boccia – è il faro che continua a guidare il lavoro che Governo, Regioni, Comuni e Province stanno portando avanti, è il faro per l’unità istituzionale”.

Elogi anche da parte del Presidente della Camera: “Condivido pienamente le parole del capo dello Stato. Mettiamo da parte personalismi ed egoismi e uniamo gli sforzi. Tutelare la salute – scrive Roberto Fico su Facebook – rispondere ai bisogni di lavoratori e famiglie sono obiettivi prioritari per tutti”.

Anche il capo politico dei Cinque Stelle, Vito Crimi rileva come la visita del capo dello Stato al cimitero bresciano sia “un segnale di profonda umanità”. “Quell’umanità e quel senso di responsabilità – aggiunge – che ci servono oggi per evitare ancora dolore e sofferenza, e per portare al più presto tutti i cittadini fuori dall’emergenza”.

Nessun commento, invece dal centrodestra, che già ieri aveva respinto la proposta di un dialogo bipartisan da parte del premier. Toni più morbidi da parte di Forza Italia, tanto che Antonio Tajani ipotizza “un tavolo tecnico di coordinamento europeo serio e operativo”.

Il segretario leghista, Matteo Salvini, invece, resta sulle barricate: “Non vogliamo poltrone, task force, il luogo per discutere e proporre c’è, è il Parlamento. Avete istituito 618 task force e al primo di novembre siamo alla ri-chiusura. Evidentemente – conclude – qualcosa non ha funzionato”.

Chiusura stigmatizzata dal capogruppo dem, alla Camera, Graziano Delrio: “Grave il no del centrodestra. E’ tempo di confronto, di condivisione per superare insieme questa sfida senza precedenti. È importante che la politica dia segni di unità e non di divisione”.

(di Marcello Campo/ANSA)

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