Il Genoa fa muro, ma c’è Lukaku e l’Inter riparte

Romelu Lukaku festeggiato dai compagni di squadra dell'Inter dopo il gol del vantaggio sul Genoa.
Romelu Lukaku festeggiato dai compagni di squadra dell'Inter dopo il gol del vantaggio sul Genoa. ANSA/SIMONE ARVEDA

GENOVA. – L’Inter riparte dopo la sconfitta nel derby e lo fa espugnando per 2-0 il Ferraris grazie al solito Lukaku – quinta rete in tre sfide al Genoa, e altrettante in questo inizio stagione di A – e a D’Ambrosio. Rossoblù bravi nel primo tempo ad imbrigliare i nerazzurri i quali nella ripresa, grazie anche ai cambi, su tutti l’ingresso di Barella, girano la gara a proprio favore.

Con dieci punti in cinque gare, l’Inter supera l’Atalanta e si porta al terzo posto provvisorio, ritrovando convinzione in vista della trasferta della prossima settimana in casa dello Shakhtar per la Champions League.

L’Inter attacca, il Genoa si difende. Il primo tempo segue uno spartito ben preciso che non porta però gol. I due portieri, Perin e Handanovic, alla fine risulteranno inoperosi. Nerazzurri subito avanti con una lunga fase di possesso che non porta però nulla di concreto mentre il Genoa si affida a pochi e sporadici lanci lunghi che non riescono ad innescare né Pandev né Pjaca.

Al 13′ è Lautaro a cercare la porta con una conclusione dal limite con la sfera che sfiora la traversa. Un sussulto prima che la gara riprenda lungo binari fissi. L’Inter infatti continua a mantenere il pallino del gioco, schiaccia il Genoa nella propria trequarti ma raccoglie nella prima mezz’ora appena due angoli e una conclusione di Vidal respinta col corpo da Bani. Oltre ad una protesta per un intervento di Bani su Lukaku in area che Massa battezza regolare.

La squadra di Conte nonostante un predominio pressoché totale si infrange regolarmente contro il muro creato dal Genoa. Gli uomini di Maran si chiudono a riccio in difesa costringendo Lukaku e compagni a cercare continuamente cross in area con i difensori rossoblù sempre puntuali alla respinta.

Al rientro dagli spogliatoi un solo cambio con Pellegrini dentro per Czyborra mentre Conte conferma gli undici iniziali. Ripresa che il Genoa affronta inizialmente con maggiore coraggio affacciandosi più spesso nella metà campo ospite ma sempre senza riuscire ad impensierire Handanovic.

L’Inter da parte sua fatica a rendersi pericolosa nonostante un buon palleggio e un lungo giro palla. Conte prova così a cambiare inserendo Hakimi e Barella. Maran risponde con Zajc e Radovanovic. La mossa di Conte si dimostra vincente visto che è proprio Barella a servire un pallone d’oro in area a Lukaku, il belga controlla e batte con un diagonale Perin per il vantaggio nerazzurro.

Il Genoa prova a rispondere inserendo anche Shomurodov ma è l’Inter a rendersi ancora pericolosa con un rasoterra di Brozovic da fuori area che Perin blocca però senza difficoltà. Il raddoppio arriva comunque e lo mette a segno D’Ambrosio poco dopo la mezz’ora sugli sviluppi di un corner che Ranocchia è bravo a spizzicare verso il secondo palo dove spunta proprio D’Ambrosio che di testa batte Perin.

Nel finale il Genoa prova a proporsi in avanti ma Handanovic non è mai chiamato alla parata mentre Kolarov impegna ancora Perin con un bel diagonale prima che Massa dichiari la fine della gara.

Lascia un commento