Vigili anti-covid aggrediti, indagati altri due minori

Carabinieri durante controlli anti-covid.
Carabinieri durante controlli anti-covid. (Ufficio Stampa Viminale)

LIVORNO. – Gli investigatori sono convinti che a brevissimo giro di posta i componenti del branco di minorenni ritenuti responsabili dell’aggressione alle forze dell’ordine, che nella serata di martedì scorso nella centralissima piazza Attias di Livorno si è conclusa con il ricovero in ospedale di due agenti della polizia municipale, saranno tutti individuati.

Una certezza che emerge dal fatto che le indagini proseguono serrate, tanto che nelle prime ore di stamattina i carabinieri del nucleo investigativo di Livorno hanno già dato esecuzione ad un decreto di perquisizione, emesso dalla procura per i minorenni di Firenze, nei confronti di altri due ragazzi, un 15/enne, un 16/enne, indagati, oltre che dello stesso 17/enne che era stato già fermato e denunciato la sera dell’aggressione in piazza.

Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato materiale che gli investigatori hanno giudicato di grande interesse per gli ulteriori sviluppi dell’indagine, e sono stati posti sotto sequestro i telefoni cellulari dei tre ragazzi che risultano indagati in concorso per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, lesioni personali aggravate e rifiuto di fornire le proprie generalità.

Il provvedimento, a firma del procuratore presso il tribunale dei minori di Firenze Antonio Sangermano, che sta coordinando le indagini, è stato emesso a seguito dei primi esiti degli accertamenti dei carabinieri avviati dopo l’aggressione subita dagli agenti e in cui sono state danneggiate anche tre auto dei militari raggiunte da calci, pugni, sputi e sassate.

Lo spaccato che si sta presentando agli occhi degli investigatori sta facendo emergere una situazione con protagonisti giovani che pur iscritti a diversi istituti superiori, più che frequentare la scuola e dedicarsi ai libri passerebbero i pomeriggi in piazza e in strada abbandonati a se stessi.

Le indagini, come spiegano gli investigatori, hanno consentito di accertare che, oltre al 17enne identificato nell’immediatezza dei fatti, gli altri due minori, coadiuvati da un gruppo di giovani ancora in corso di identificazione (probabilmente all’incirca una decina in tutto sarebbero i diretti responsabili) hanno aggredito il personale delle forze dell’ordine che era arrivato sul posto dietro la richiesta di alcuni cittadini che avevano segnalato l’assembramento di ragazzi, senza che fosse mantenuto il rispetto della distanza interpersonale e senza che indossassero alcuna protezione individuale anti covid.

Sempre secondo le accuse i tre, oltre ad opporre resistenza ai carabinieri e agli agenti della polizia municipale che cercavano di identificarli, si sono rifiutati di fornire le proprie generalità e hanno bersagliato le auto di servizio con il lancio di oggetti contundenti. Il bilancio più grave dell’aggressione rimane comunque il referto medico dei due agenti della polizia Municipale che hanno riportato lesioni personali giudicate guaribili in 20 e 10 giorni.

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