Golf: sfidava Murray, ora Canter leader Open d’Italia

Il golfista britannico Laurie Canter in azione nel 77/0 Open d'Italia.
Il golfista britannico Laurie Canter in azione nel 77/0 Open d'Italia. (ANSA)

POZZOLENGO (BRESCIA). – Sfidava a tennis Andy Murray da giovanissimo, ora è il nuovo recordman dell’Open d’Italia. É la parabola di Laurie Canter, player britannico che, nel primo round della 77esima edizione della massima rassegna del golf tricolore, con un totale di 60 (-12) colpi, ha firmato il parziale più basso del torneo dal 1972 a oggi. E precisamente da quando esistono le statistiche ufficiali dell’European Tour.

In dubbio alla vigilia per qualche problema fisico, ha scalzato ogni dubbio sulla sua forma fisica grazie a una prova da top player. “É tutto così fantastico – le parole dell’inglese – Non credevo neanche di poter giocare e invece ora sono in testa. Mi sento pronto per vincere ma il successo dipende da troppi fattori. Ancora è troppo presto per pensare all’impresa”.

Nella bolla dello Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia) – chiuso al pubblico, causa Covid – è già sfida show. Tra record, “hole in one” (che ha realizzato la ventottesima buca in uno nella storia della competizione) e sorprese. Come quella che riguarda Stefano Mazzoli e Lorenzo Scalise, sedicesimi con 67 (-5) – al fianco dell’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica – e i migliori tra i 17 azzurri min gara.

Delude le attese Renato Paratore, solo 82/o (71, -1) al mpari di Matteo Manassero. “Non ho giocato al meglio e dovrò sfruttare maggiormente le chance da birdie per recuperare”. mQueste le dichiarazioni di Paratore.

In Lombardia ad oscurare i big internazionali è stato appunto Canter, 30enne di Bath (città termale del sud-ovest mdell’Inghilterra) che, da giovanissimo, giocava a tennis a mottimi livelli. A 13 anni la scelta di non iscriversi all’accademia nazionale perché troppo impegnativa. Dunque il passaggio al golf. E ora la vetrina dell’Open d’Italia è tutta per lui. Amante del vino e della pasta, ma anche del rugby, Canter all’Open guarda tutti dall’alto verso il basso. E dopo il primo giro vanta quattro colpi di vantaggio sul danese Joachim Hansen e sul sudafricano Dean Burmeseter, entrambi secondi con 64 (-8).

Tra i giocatori italiani buone le prove di Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Guido Migliozzi (che ha siglato il primo birdie tra gli azzurri), tutti 28/i (68, -4). Giornata da ricordare anche per Tommaso Perrino, unico giocatore paralímpico in gara. Il 36enne livornese, autore anche di un birdie, è 107/o (75, +3).

É stato invece David Horsey a firmare il primo birdie del torneo. Score di 69 (-3) per il britannico, 50/o come il tedesco Martin Kaymer, uno dei due ex numeri 1 al mondo in gara. Con l’altro, Lee Westwood, solo 90/o (72, par).

Meglio di Ian Poulter (2001), Angel Cabrera (2002) e Robert Karlsson (2008). Canter in Lombardia ha superato il precedente primato realizzato in passato, con un parziale di 61 (-11), prima dal britannico Poulter e poi eguagliato dall’argentino Cabrera e dallo svedese Karlsson. Per Canter non si può parlare però di record del campo perché, come recita il gergo golfistico, allo Chervò oggi “si piazzava la palla” nei fairways a causa delle non perfette condizioni climatiche con l’inizio dell’evento arrivato con 30 minuti di ritardo a causa della nebbia.

Comunque non male per un giocatore, diventato professionista nel 2011, che in carriera non ha collezionato neanche un successo sull’European Tour.  E che ora punta a coronare il suo sogno all’Open d’Italia. In un evento già super, che mette in palio un montepremi complessivo di 1 milione di euro e che vede in gara tanti top players. Il primo round va a Canter, i big ora inseguono.

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