Atalanta serve il poker in Danimarca, Midtjylland ko

Gli atalantini festeggiano una rete.
Gli atalantini festeggiano una rete. (ANSA)

BERGAMO.  – Zapata apre le danze, Gomez concede il bis, Muriel imbusta la pratica già prima dell’intervallo e l’esordiente Miranchuk ci mette il sigillo, calando il poker.

Un’Atalanta alla sudamericana con la ciliegina russa: due colombiani assistiti alle spalle dal tuttocampista argentino, chiudono la pratica a Herning contro il Midtjylland, esordendo col botto nel Girone D della Champions, che all’andata vedrà i bergamaschi ospitare le big Ajax e Liverpool nei due prossimi martedì consecutivi. Solo un rischio corso nella prima metà, ma superiorità indiscutibile sul piano tecnico, valorizzata da un pressing altissimo, cui la squadra di Priske mnon ha mai trovato rimedi.

Alla MCH Arena a un inizio un po’ contratto fanno da mcontraltare le accelerazioni di Gosens, che al 6′ borseggia una palla in uscita cadendo in area senza contatto con Andersson e due minuti più tardi allarga troppo il diagonale sull’apertura dalla lunetta di Zapata.

La sfida è molto tattica e vive di fiammate improvvise. Tra 12′ e 13′ i danesi si affacciano con Onyeka, che però tira malissimo da fuori dopo un rimpallo seguito all’azione a due Dreyer-Sisto con cross dal fondo, e con quest’ultimo che parte centralmente senza tenere bassa la sfera dai venti metri.

La miniserie di chance nerazzurre si apre con Zapata (16′), che riceve in corridoio da Freuler, cogliendo il primo palo alla sinistra dell’estremo difensore di casa. Oltre metà della prima frazione, il centravanti di Cali prima pressa alto per il diagonale mancino allungatogli sul fondo da Hansen (24′), quindi incrocia il destro sull’onda lunga di un alto calcio franco, con Toloi a centrare da destra e Romero a rifinire di testa, smarcando il compagno.

Nell’ultimo spicchio che precede l’intervallo si passa in un amen dal pari mancato al raddoppio. Sportiello (34′) è bravo a difendere il palo dal sinistro di Dreyer su assist di Cajuste, poi è graziato dalla mira sbagliata di Onyeka.

Non mancano i brividi freddi, come al 34′: Dreyer trova pronto Sportiello alla difesa del legno di competenza su invito di Cajuste. Pari sbagliato, raddoppio assicurato: da sinistra al centro, Gosens-Duvan, appoggio all’indietro per il Papu che, poco dietro la lunetta, scaglia un bolide che s’insacca, scheggiando la faccia inferiore della traversa. Il tris è calato da Muriel, in tap-in (42′) dopo la combinazione sempre da sinistra Djimsiti-Gosens conclusa da Zapata sui guantoni di Hansen.

La ripresa si apre con un mezzo brivido per gli atalantini, bravi con Hateboer nella chiusura in diagonale su Cajuste, proiettato verso l’area dal lancio di Andersson, e Dreyer ad alzare da fuori (4′), mentre la combinazione Muriel-Freuler-Hateboer (6′) è stoppata da Onyeka. A metà del guado tocca a Pasalic per Gomez e Ilicic per Muriel; al 25′ Sviatchenko sale in cielo sulla punizione dalla trequarti di Evander senza angolazione né potenza.

Alla mezzora Ilicic, in chisura di triangolo col croato, si vede parare la botta indisturbata con la palla a sfiorare il palo, il tiro strozzato del medesimo di Pasalic su sponda di Djimsiti non è angolato.

Al 34′ Onyeka da fuori – appoggio di Vibe – ha il mirino appannato, mentre Sportiello alza di pugno in corner la punizione di Evander (36′) a Miranchuk già subentrato a Zapata e Pasalic calcia a lato dal limite dopo la respinta della difesa sull’inserimento dell’ex Lokomotiv, che a 2′ dal 90′ si sistema la palla al limite servitagli da Ilicic calciando sotto il sette alla destra di Hansen.

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