Negazionisti in piazza. Viminale: “Massimo rigore”

Un partecipante alla manifestazione in piazza Bocca della Verità indossa una mascherina che non copre la bocca, Roma, 05 settembre 2020.
Un partecipante alla manifestazione in piazza Bocca della Verità indossa una mascherina che non copre la bocca, Roma, 05 settembre 2020. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Negazionisti del Covid, no mask, sovranisti e sindacati. Domani a Roma scenderanno in piazza diverse realtà. Oltre cinquemila i partecipanti complessivamente attesi per i vari sit-in che si volgeranno in centro e non solo. “Massimo rigore e fermezza assoluta” nei confronti di chi non rispetta le normative anti-Covid durante le manifestazioni è la linea che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dato ai responsabili della sicurezza pubblica e che è stata recepita in una circolare che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato a prefetti e questori.

Un documento in cui viene indicato che le manifestazioni devono svolgersi soltanto in «forma statica» e a condizione che vengano rispettate tutte le regole previste dalla normativa anti Covid, cioè garantendo il distanziamento sociale e l’uso della mascherina. In caso contrario, le forze dell’ordine dovranno scioglierle.

E in vista dei sit-in di domani la Questura di Roma ha fatto una “prescrizione” ai vari promotori a indossare la mascherina. Tra i presidi in programma domani nella Capitale a piazza Bocca Verità, dalle 14, si riuniranno i ‘negazionisti’ del Covid contro la “dittatura sanitaria” a cui sono attese circa 100 persone.

Sempre contro le misure restrittive legate al Coronavirus ci sarà davanti al Colosseo Quadrato all’Eur un sit-in con comizio del Partito Nazionale a cui è annunciata anche la partecipazione dell’attore Enrico Montesano e sono previste circa 300 persone.

Piazza San Giovanni, invece, ospiterà la “Marcia della Liberazione”, a partire dalle 14, a cui sono attesi circa tremila partecipanti. “Veniamo accusati di essere ‘negazionisti di estrema destra’ e confusi con gli organizzatori di altre manifestazioni, da cui abbiamo preso e prendiamo le distanze” sottolineano i promotori spiegando:

“Ci vediamo costretti a ribadire che non neghiamo l’esistenza del virus. Quello che noi contestiamo è l’uso politico liberticida e terroristico che ne fa il potere, un potere che fa leva sulla paura dei cittadini per meglio addomesticarli e soggiogarli (vedi la proroga dello Stato d’emergenza). Non ci limitiamo tuttavia a protestare, noi indichiamo la via per evitare che il Paese precipiti nel burrone in cui le classi dirigenti lo stanno spingendo – aggiungono -. ‘Lavoro, Reddito, Democrazia, Sovranità’: queste sono le quattro parole d’ordine su cui abbiamo indetto la Marcia della Liberazione”.

In mattinata a piazza del Popolo sono invece attese 1500 persone all’incontro organizzato da Cgil e Funzione Pubblica Cgil “Sanità: pubblica e per tutti! Le proposte per il Servizio socio sanitario nazionale”.

(di Chiara Acampora/ANSA)

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