Tennis Parigi: finale donne inedita tra Swiatek-Kenin

La 19enne polacca Iga Swiatek dopo aver vinto a Nadia Podoroska di Argentina al Roland ​Garros di Parigi.
La 19enne polacca Iga Swiatek dopo aver vinto a Nadia Podoroska di Argentina al Roland ​Garros di Parigi. EPA/JULIEN DE ROSA

ROMA.  – Sarà una finale tanto a sorpresa quanto inedita quella che andrà in scena al Roland Garros femminile 2020 tra la 19enne polacca Iga Swiatek e l’americana Sofia Kenin. Le due tenniste hanno superato rispettivamente la Podoroska e la Kvitova.  Per la Swiatek sarebbe il primo titolo slam, per la Kenin il secondo in carriera e nell’anno, avendo vinto l’Australian Open.

Non sarà un mostro di simpatia ma ha grinta da vendere la Kenin. Sembra sempre sull’orlo di una crisi di nervi ma arriba dappertutto e non molla una palla l’americana di origini moscovite, che dopo il successo a Melbourne punta ora alla consacrazione.

Nella semifinale “nobile”, che vedeva protagoniste due campionesse Slam, la Kenin, n.6 WTA e quarta testa di serie, trionfatrice un po’ a sorpresa agli Australian Open dello scorso gennaio, ha sconfitto 64 75, in un’ora e tre quarti di gioco, la ceca Petra Kvitova, n.11 del ranking e 7 del seeding, due volte regina di Wimbledon (2011 e 2014), contro la quale aveva sempre perso nelle due sfide precedenti.

Sabato nella sfida per il titolo l’americana troverà dall’altra parte della rete la polacca Iga Swiatek, n.54 WTA: tra le due non ci sono precedenti. In caso di vittoria la Kenin si assicurerebbe anche il best ranking, salendo per la prima volta sul podio mondiale (numero 3).

Ma prima dovrà fare i conti con Swiatek che al penultimo atto del Roland Garros ha liquidato 62 61, in un’ora e dieci minuti di partita, l’argentina Nadia Podoroska, n.131 del ranking, proveniente dalle qualificazioni (prima qualificata di sempre ad arrivare in semifinale nel Major francese).  a questo risultato la 19enne di Varsavia salirà almeno al n.24 del ranking (sarà n.17 aggiudicandosi il trofeo).

“É un sogno che si avvera”, le prime parole della ragazza con la competizione nel dna (papà Tomasz è stato olimpionico di canottaggio nel quattro di coppia ai Giochi di Seoul 1988).

Ha l’aria di essere in finale quasi per caso ma non è così: “Da una parte sapevo che potevo giocare un grande tennis: dall’altra non avevo mai pensato di poter arrivare in finale. É pazzesco. So che in finale sarà dura perché incontrerò una giocatrice con più esperienza, ma ho incominciato a credere in me stessa”.

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