Colombia: Duque chiede dimissioni di senatore delle Farc

Exguerrilleros de las Farc en una imagen de archivo. (Ansalatina)

BOGOTÁ – Il presidente colombiano Iván Duque ha appoggiato la posizione dell’Alto Commissario per la Pace, Miguel Ceballos, secondo cui il senatore del partito Farc, Julián Gallo, dovrebbe dimettersi dopo aver ammesso di aver ordinato l’assassinio, a metà degli anni ’90, dell’ex candidato presidenziale Alvaro Gómez Hurtado.

“Speriamo – ha detto Duque – che all’interno del nostro ordinamento giuridico si individui una norma applicabile in uno scenario in cui un individuo ammette un delitto di lesa umanità, e che per questo sia obbligato ad abbandonare il suo seggio parlamentare”.

Ceballos, in una sua interpretazione delle norme che sostengono la “Giurisdizione speciale per la pace (Jep)”, tribunale davanti a cui gli ex guerriglieri delle Farc rispondono per i reati da loro commessi, ha indicato che sarebbe imminente la perdita del seggio da parte di Gallo, ed anche il suo arresto.

Questa tesi non è condivisa da vari giuristi, e dallo stesso Gallo. Il quale ha dichiarato che non si dimetterà, dopo aver ammesso di aver ordinato ad un commando urbano delle Farc il 2 novembre 1995 di uccidere Gómez Hurtado in esecuzione di una decisione del Segretariato della guerriglia.

Gallo, che è stato chiamato a dichiarare insieme al presidente del Partito Farc, Rodrigo Londoño, conosciuto come “Timochenko”, sulla vicenda dell’assassinio di Gómez Hurtado, su cui la magistratura indaga da 20 anni, ha dichiarato che “se la classe politica colombiana ha sempre temuto storicamente qualcosa, è la verità”.

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