Bolivia elezioni: Arce (Mas) denuncia azioni del governo

Il candidato Luis Arce caricato sulle spalle dai simpatizanti durante una manifestazione.
Il candidato Luis Arce caricato sulle spalle dai simpatizanti durante una manifestazione. ANSA/ EPA/MARTIN ALIPAZ

LA PAZ. – Il candidato presidenziale del Movimento al socialismo (Mas), Luis Arce, ha denunciato in una lettera ai responsabili di organismi internazionali l’esistenza di “atti irresponsabili” del governo ad interim della presidente Jeanine µñez miranti a sabotare il processo elettorale.

Il messaggio di Arce, favorito dai sondaggi nella corsa alla presidenza, è stato inviato al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ad Andrés Manuel López Obrador, presidente del Celac, a Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea (Ue) per la politica estera, e a Luis Fernando Cordero Montoya, presidente del Consiglio permanente dell’Osa.

In esso si denunciano, come “motivo di grande preoccupazione, gli annunci irresponsabili del ministro dell’Interno”, Arturo Murillo, “su un presunto progetto del Mas per destabilizzare il Paese dopo le elezioni, e l’attivazione di un ‘Gruppo antiterrorista’ per affrontare questo presunto scenario”.

Dopo aver tentato ripetutamente di “bloccare il proceso elettorale – si chiede Arce – che altre provocazioni è disposto a generare il governo per far deragliare le elezioni”.

La lettera è stata divulgata ore dopo che la presidente Añez ha rinnovato l’ammonimento di essere determinata a reprimere eventuali proteste prima e dopo il voto, come quelle che a suo avviso potrebbe organizzare il Mas “a difesa del voto popolare”

“Non permetteremo che i violenti del passato cerchino di tornare a sconvolgere il Paese”, ha detto il capo dello Stato, ribadendo la minaccia di Murillo di attivare militari e polizia contro eventuali proteste del Mas.

In queste circostanze, sottolinea Arce, “la presenza della comunità internazionale è più importante che mai”. Gli osservatori stranieri, conclude, “saranno fattore di tranquillità per la cittadinanza, di dissuasione di fronte a quanti tentino di sovvertire l’esercizio democratico, ed una mgaranzia importante di rispetto dei risultati elettorali”.

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