Juve-Napoli big match, ma covid pesa sulla Serie A

L'attaccante della Fiorentina Federico Chiesa.
L'attaccante della Fiorentina Federico Chiesa. (ANSA)

ROMA. – L’ombra funesta del covid incombe sempre più minacciosa anche sul campionato. I 19 casi del Genoa, con 14 giocatori positivi, fanno saltare l’anticipo col Torino, mentre il Napoli esce ammaccato dai controlli: il secondo tampone ha riscontrato la positività di Zielinski e di un collaboratore e la squadra  non potrà non risentire comunque della tensione accumulata in vista del big match di domenica con la Juve.

La Serie A prova a pensare positivo. Ci sarebbero tutti gli elementi per concentrarsi sulle sfide di campionato: finora gol a pioggia, l’egemonia della Juve messa in discussione, Inter, Atalanta, Napoli e Milan arrembanti e a punteggio pieno, Ronaldo, Gomez, Lukaku in fuga nella classifica cannonieri con la novita’ Galabinov.

E domenica vanno in scena due incontri ad alta tensione: oltre a Juve-Napoli c’è anche Lazio-Inter. Il calendario gioca a favore di Atalanta e Milan che potrebbero ritrovarsi soli alla sosta del campionato dovendo giocare in casa con Cagliari e Spezia, con la sorpresa Verona che a fari spenti prova a inanellare il terzo successo di fila giocando sul campo  del frastornato Parma.

C’è tempo fino a lunedì per completare il mosaico delle rose con gli ultimi colpi di un mercato che hanno spostato diversi equilibri dando sempre maggiore sostanza e personalità all’Inter di Conte. Ma il campo principale è lo Juventus stadium. Pirlo ha esordito bene con la soffice Sampdoria, poi ha mostrato carenze di fronte a una Roma più organizzata. Ronaldo segna sempre, ma non basta.  La difesa senza De Ligt e Demiral  mostra qualche crepa, a centrocampo il tecnico sta cercando il migliore assetto.

Un’ottima notizia è il rientro di Dybala dopo due mesi. Se il Napoli non risentirà troppo della settimana di paura, e dell’assenza di Zielinski, ha le carte in regola per mettere in difficoltà i campioni. Mancherà Insigne, ma Osimhen e Mertens hanno già un’ottima intesa, il centrocampo è affidabile, in difesa è rimasto Koulibaly.

É una gara che può lasciare il segno sul prosieguo del torneo, come quella dell’Olimpico che costringe la Lazio a mettere il turbo. Poco fortunato il calendario dei biancazzurri, che non hanno ancora utilizzato i rinforzi di mercato. Prima hanno trovato un’Atalanta sontuosa col suo campione Papu Gomez in vena di prodezze.

Ora è il turno della super Inter di Conte con investimenti straripanti e una panchina superiore perfino alla Juve. Gara spartiacque, con l’Inter favorita ma la Lazio ha alcune individualità che possono risultare determinanti.

Le frecce Hateboer-Gosens lanciano l’assalto dell’Atalanta che ospita un Cagliari da lavori in corso. É arrivato Godin, potrebbe seguirlo Nainggolan, ma 4 gol a partita sono una media da squadra da scudetto. Il Milan, approdato a fatica alla fase a gruppi di Europa League, è affidabile, ha giovani interessanti e,  in attesa del ritorno di Ibra, ha tutto per lottare stabilmente per la Champions. Lo Spezia forgiato da Italiano è avversario scorbutico e Galabinov ci ha preso gusto a segnare in serie A.

La Roma accoglie Borja Mayoral, aspetta ancora Smalling e intanto cerca la prima vittoria dopo alterne vicissitudini. Fonseca ha un buon feeling col gruppo ma senza successi non si va avanti, ecco perché è basilare la trasferta di Udine contro un’avversaria in crisi, ma che ha sprecato molte occasioni nelle due gare perse. Il pari non serve a nessuno.

Il Verona a punteggio pieno affronta l’insidiosa trasferta con un Parma a zero punti dopo il crollo col Bologna: per i veneti una ghiotta occasione per restare al vertice del torneo.

Fiorentina, forse per l’ultima volta con Chiesa, e Sassuolo sono favorite nei confronti con Samp e Crotone, altre due squadre sempre sconfitte mentre promette spettacolo Benevento-Bologna. I campani cercheranno di mettere a frutto la lezione subita con l’Inter, gli emiliani vogliono dare continuità di risultati.

Poi ci sará la chiusura del mercato e la sosta per le nazionali per riprendere fiato ed eventualmente correggere qualcosa, nella speranza di poter continuare a giocare senza paura.

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