Tamponi e primi freddi, il Giro al tempo del Covid

Il gruppone in una tappa del Giro.
Il gruppone in una tappa del Giro.

ROMA. – Con quasi cinque mesi di ritardo causa pandemia parte finalmente il Giro d’Italia. L’edizione numero 103 della grande corsa ciclistica al tempo del Covid prenderà il via sabato con la cronometro da Monreale a Palermo. Invece che dall’Ungheria come da programma originario, si parte dunque dal Mediterraneo e al posto del primo caldo estivo, i corridori affronteranno i primi freddi dell’autunno e una valanga di controlli anticontagio da coronavirus.

Una corsa che da tutti i punti di vista sarà un ‘inedito’ come l’ha definito Urbano Cairo, presidente di Rcs. Anzi sarà un evento che mostrerà al mondo un’Italia “con colori diversi”, “uno spot” per tutto il Paese a livello turistico. Ma anche un segnale di ripartenza dopo i difficili mesi del Covid con il conseguente blocco di ogni attività e la compressione di tutte le gare ciclistiche dell’anno nell’arco di poche settimane.

Il Coronavirus sarà il nemico numero uno dei 176 partecipanti al Giro. Avversario insidioso e subdolo, che già prima di cominciare sta seminando scompiglio, in qualche caso addirittura modificando squadre e strategie di gara: vari ciclisti infatti risultati positivi al tampone hanno infatti lasciato il posto a altri colleghi.

La più colpita finora è stata probabilmente l’Astana, che ha dovuto cambiare il 25% dei suoi uomini nelle ultime 24 ore, mettendo un po’ in difficoltà le ambizioni di classifica del capitano danese Jakob Fuglsang, che si è visto via via sfilare alcuni compagni, a tattica già definita. Al suo fianco tuttavia troverà il russo Alexandr Vlasov e il colombiano Miguel Angel Lopez. ‘Superman’ Lopez, come lo definiscono i media del suo paese, lascerà la squadra kazaka a fine stagione, ma al Giro avrà il compito di sostenere Fuglsang nella sua caccia alla vittoria finale.

Impatto Covid anche sulla Trek-Segafredo di Vincenzo Nibali, che potrà contare sul giovane e brillante Giulio Ciccone, fondamentale nell’assalto al podio da parte dello squalo siciliano. Ciccone tuttavia ha avuto il virus di recente ed ora è negativo, ma ha sulle gambe pochi km, per Nibali potrà essere un problema. Non sarà in gara invece, e non per la pandemia, il 19enne americano Quinn Simmons, messo fuori squadra per aver risposto in modo politicamente “inappropriato” al tweet di una giornalista che invitava i sostenitori di Trump a non seguirla più.

Il giovane Simmons, oro iridato juniores l’anno scorso, ha risposto con un bye e il segno di ciao con una mano di colore. Ma dato che lui è bianco, il gesto è stato considerato razzista, il team l’ha messo fuori squadra fino a data da destinarsi.

Tornando al Covid, ieri e oggi i laboratori mobili del centro diagnostico di Milano che supporta il Giro hanno completato l’ultima tranche di tamponi prima del via. Si usano i test antigenici che danno il risultato entro pochi minuti, in caso di positività, l’interessato viene isolato e la squadra controllata tutti i giorni, ma nessuna esclusione dal Giro. In ogni caso, il 12 e il 19, giorni di riposo, è previsto comunque un nuovo tampone a tutti, staff compresi.

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