Covid pesa ancora, profondo rosso per auto Europa

Un auto fiat nella catena di montaggio della Fca.
Un auto nella catena di montaggio della Fca. (ANSA)

TORINO.  – I mesi estivi non invertono la rotta e per il mercato europeo dell’auto, colpito dagli effetti del Covid-19, è ancora profondo rosso. Da inizio anno nell’Unione Europea, nei Paesi Efta e nel Regno Unito sono state vendute 7.267.621 auto,  il 32,9% in meno dello stesso periodo del 2019.

“Il mercato auto europeo ha perso 2,67 milioni di unità”, sottolinea Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia. La flessione – secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei – è stata più contenuta a luglio con 1.281.740 immatricolazioni (-3,7%), maggiore in agosto con 884.394 (-17,6%), ma “la situazione resta pesante”.

Tra i principali mercati il risultato peggiore lo registra la Spagna (-40,6%), seguita da Regno Unito (-39,7%), Italia (-38,9%), Francia (-32%) e Germania (-28,8%). “Proprio nel nostro Paese sono emersi i primi segnali di ripresa. Il merito va agli incentivi alla rottamazione introdotti dal decreto rilancio ed estesi, grazie all’emendamento Benamati, anche all’acquisto di vetture diesel e a benzina con emissioni non superiori a 110gr/km di CO2”, sottolinea il Centro Studi Promotor che prevede un possibile ritorno al segno positivo per l’Italia già a settembre.

“L’Italia potrebbe essere il Paese dell’Europa Occidentale in cui il mercato dell’auto esce più rapidamente dalle secche della pandemia. Sarebbe un bellissimo segnale anche per il nostro Paese”,  commenta  il presidente Gian Primo Quagliano.

“Dopo la fase più buia della crisi da Covid-19 restano fosche le prospettive dell’industria automotive europea nonostante la ripartenza delle attività”, afferma Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere.

La stessa Unrae  indica con Federauto “tre pilastri per la ripartenza dell’automotive: Infrastrutture, riforma della fiscalità e incentivi anche all’usato”. Le due associazioni sostengono che “l’ecobonus stanziato dal governo è stato un “affare” per lo Stato: a fronte di incentivi per 50 milioni di euro, ha incassato 70 milioni in più di Iva da privati”.

Le principali case automobilistiche – a eccezione di Bmw – chiudono gli otto mesi in rosso. Da inizio anno Fiat Chrysler Automobiles ha venduto 412.270 vetture, il 38,6% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso, con una quota del 5,7% a fronte del 6,2%.

Il gruppo ha registrato un calo del 7,2% a luglio e del 6,9% in agosto, in recupero rispetto ai mesi precedenti. Bilancio negativo anche per Psa, in calo del 39,6%. Il gruppo Volkswagen da inizio anno ha subito una flessione del 30,6% delle immatricolazioni.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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