Tennis: Roma ritrova i big, è sfida Nadal-Djokovic

Il tennista serbo Novak Djokovic posa con lo spagnolo Rafael Nadal nel Roland Garros di Parigo. Immagine d'archivio

ROMA. Sentimenti opposti, la stessa voglia di vincere. Seppur in un “site” che mette malinconia per l’assenza del parco e del pubblico. Gli Internazionali Open Bnl d’Italia sono entrati nel vivo e dopo le rinunce di Federer (fermo fino al 2021), Zverev e Thiem (finalisti degli Us open), la tappa romana diventa la prima terra di confronto tra i primi due nel ranking Atp.

Novak Djokovic in cerca di riscatto subito dopo la squalifica agli Us Open per aver colpito la giudice di linea, Rafa Nadal in cerca della sua decima vittoria al Foro Italico e della miglior forma sulla terra rossa in vista del prossimo Roland Garros.

Lo spagnolo ha scelto di esordire a Roma per questo, si è allenato da mesi per trovare la giusta condizione sulla terra, la sua superficie preferita, e per questo resta il grande favorito del torneo: “Sono entusiasta di essere tornato – ha confessato Nadal – Le circostanze sono state pesanti per tutti, difficili. Ma eccoci qui. Roma è sempre emozionante. È senza dubbio uno degli eventi più importanti al mondo. E allo stesso tempo, ovviamente, non sarà lo stesso senza folla ed essere in bolla senza potersi godere un po’ la città. Ma almeno c’è un torneo qui a Roma e questo è positivo”.

Nessun rimpianto per aver rinunciato agli Us Open: “Quando prendi delle decisioni le accetti fino in fondo. Abbiamo fatto quello che ritenevamo meglio per me, la famiglia e tutto il resto”, ribadisce Nadal, che non si sente di infierire sul suo rivale Djokovic per quanto accaduto a New York. Nadal non lo giustifica (“In campo serve sempre autocontrollo”), ma sottolinea: “Novak è stato sfortunato. Le regole parlano chiaramente, mi dispiace per lui. Non si dovrebbe fare ma è stato molto sfortunato”, le parole di Nadal.

Per il n.1 al mondo è inevitabile ripartire da lì: “É stato uno shock chiudere cosi i miei Us Open”, esordisce Nole. “Non mi era mai capitato, ma sarebbe potuto succedere anche prima nella mia carriera, sarebbe potuto succedere a molti giocatori. Ci sono state molte speculazioni negli scorsi giorni, ma le ho accettate e sono andato avanti”, prosegue il serbo, chiarendo di aver “chiesto scusa” e di essere “dispiaciuto” per la persona colpita.

Archiviato l’accaduto, ora la testa è tutta tesa al riscatto, anche se lo stesso Djokovic è consapevole che il favorito resta Nadal: “Rafa ha deciso di rimanere sulla terra e allenarsi. Sicuramente questo gli dà più vantaggio, ma anche se non si allenasse per così tanto tempo sulla terra, sarebbe comunque il favorito numero uno al Roland Garros o in qualsiasi altro torneo sulla terra, perché è Rafa”.

Djokovic se la vedrà al secondo turno con il vincente della sfida tra l’italiano Caruso e lo statunitense Sandgren, più complicato invece l’esordio di Nadal contro il connazionale Carreno-Busta, semifinalista a New York. Già qualificati al secondo turno anche Fabio Fognini e Matteo Berrettini, rispettivamente numeri 13 e 8 al mondo: “Sono felice di essere tornato in campo. Mi sento bene, ma purtroppo sono indietro con la preparazione”, ha detto il ligure.

“Non mi aspetto nulla”, ha confidato invece il romano, ammettendo che quello di Roma “è un torneo che mi porterà tensione e avrò la pressione addosso. Ma è bello sentirla perché mi mancava questo feeling”.

Nel frattempo “ho fatto un paio di ore di allenamento con Rafa, l’ho trovato molto prestante – ha spiegato Berrettini – l’ho trovato bene, con tanta voglia e con tanta energia”.

 

 

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