Tour: vince Martinez, ma la 13/a tappa parla sloveno

Daniel Martinez esulta al traguardo nella 13/a Tappa del Tour de France.
Daniel Martinez esulta al traguardo nella 13/a Tappa del Tour de France. (ANSA)

ROMA. – Il tappone di montagna della 13/a tappa del Tour de France – la Chatel-Guyon-Puy Mary Cantal, oltre 191 km con sei salite impegnative – mette in chiaro una volta per tutte le ambizioni di vittoria dello sloveno Primoz Roglic, che sugli strappi più duri, insieme con il connazionale Tadej Pogacar, ha messo alla frusta i rivali più pericolosi, aumentando il proprio vantaggio specie sul vincitore dello scorso anno, il giovane colombiano Egan Bernal.

La tappa è stata vinta da un altro colombiano, Daniel Martinez, che ha firmato così il primo successo nella Grande Boucle per la squadra statunitense Education First.   Martinez ha vinto in 5h01’47’, dopo uno sprint a due con il tedesco Lennard Kamna. Terzo un altro tedesco, Maximilian Schachman, a lungo al comando, ma ripreso e staccato di 51” sull’ultimo muro.

Alle loro spalle, si è consumata la vera lotta di giornata. Quando il tracciato ha raggiunto una pendenza del 9%, sulla sesta e ultima salita, Roglic e Pogacar sono riusciti a dar uno strappo decisivo e feroce nel gruppetto d’élite della corsa in giallo. L’unico a resistere allo sloveno è stato appunto Pogacar, giunto alle sue spalle, mentre Bernal ha perso quasi 40” e ora si trova staccato di quasi un minuto in classifica generale dalla maglia gialla, mentre tra i due, a 44” dalla vetta, c’è Pogacar.

“É stata una giornata slovena, siamo in due davanti ad alcuni colombiani – ha commentato Roglic -. Questo Tour non è certo finito e Bernal non è finito, ma non voglio di preoccuparmi per gli altri. Quando ho visto l’ultima salita ho pensato ‘questa ci farà male’. Quindi sono felice che sia andato

tutto bene”.

Il campione in carica Bernal ora sembra sotto forte ma il direttore della Ineos, Benjamin Rasch, ha detto che il 23enne sta migliorando ogni giorno dal mal di schiena e la tappa odierna non gli si adattava al suo leader: “Faremo meglio sulle tappe davvero difficili”.

Anche Nairo Qiontana ha sofferto oggi, perdendo a sua volta 40 secondi. Il colombiano, vittima anche di una caduta, ha mantenuto il quinto posto in classifica ma ha visto il suo ritardo dalla vetta salire a 1’12”.

Domani la maglia verde, l’irlandese Sam Bennett, e Peter Sagan rinnoveranno probabilmente la loro lotta per la classifica a punti nella volata finale che potrebbe chiudere la 14/a tappa, 194 km tra Clermont Ferrand e Lione.

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