Industria: produzione luglio sale, ma in 7 mesi -16,8%

Uno stabilimento di calzature.
Uno stabilimento di calzature. (Ansa)

ROMA. – Rimbalza la produzione industriale a luglio anche se resta ancora inferiore ai livelli di luglio 2019: secondo gli ultimi dati Istat l’indice della produzione industriale nel mese è cresciuto del 7,4% rispetto a giugno mentre è diminuito dell’8% rispetto allo stesso mese del 2019.

Il livello della produzione nei primi sette mesi resta comunque nettamente inferiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso con il 16,8% in meno.

La ripresa registrata a luglio è stata comunque molto diversificata con settori che hanno realizzato un aumento a due cifre su giugno come la fabbricazione di computer (+16,5%) e quella di mezzi di trasporto (+12,7% dopo una consistente flessione nei mesi precedenti) e altri che non riescono a recuperare le perdite dei mesi di lockdown come il tessile abbigliamento (+0,8% su giugno).

Complice la permanenza a casa per l’epidemia e il massiccio utilizzo dello smart working molte persone non hanno acquistato abiti e prodotti tessili in generale e le aziende hanno rallentato la produzione. Il settore ha segnato un calo del 20,6% rispetto a luglio 2019 (-8% il dato complessivo) e del 32,4% nei primi sette mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 con una flessione quasi doppia rispetto all’indice generale.

TIene invece  bene l’alimentare con un +1,6% rispetto a giugno e una flessione contenuta rispetto a luglio 2019 (-0,4%). Nei primi sette mesi dell’anno l’alimentare è stato il settore che ha registrato il calo tendenziale più contenuto con un -2,7% insieme a quello dei prodotti farmaceutici (-3,7%), comparti per i quali però era rimasta aperta la filiera distributiva.

Nella media del trimestre maggio-luglio – segnala l’Istat – il livello della produzione cresce del 15% rispetto ai tre mesi precedenti, due dei quali erano stati di lockdown. L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti con una crescita marcata per i beni strumentali (+11,8%), per  i beni intermedi (+7,7%) e per i beni di consumo (+6,2%)  mentre l’energia ha un aumento solo marginale (+0,1%).

Su base tendenziale la caduta dell’8% della produzione è comunque minore di quella registrata a giugno (l’indice era  a-13,9%) . Il calo è più pronunciato per i beni intermedi (-11,3%), mentre risulta meno rilevante per beni strumentali e energia  (-6,8%) e per i beni di consumo (-6,2%).

Su base tendenziale insieme al tessile abbigliamento soffre la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-21,4%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,5%).

I consumatori del Codacons sottolineano che la ripresa di luglio non basta e chiedono al Governo di mettere in campo provvedimenti per rilanciare la spesa delle famiglie mentre la Cgil chiede sostegni per la ripresa e interventi per affrontare le numerose crisi industriali affrontando tutte le situazioni di difficoltà, dall’Alitalia al settore siderurgico.

La Cisl chiede di sostenere la ripresa con  una “poderosa e concertata strategia anticiclica” e rilancia la necessità di un “patto sociale che metta Governo, sindacati e associazioni datoriali sullo stesso percorso riformatore”.

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