Tour: l’ora di Lutsenko, Adam Yates resiste in giallo

Il kasako Alexey Lutsenko (S) del Astana Pro Team in testa al gruppo di corridori.
Il kasako Alexey Lutsenko (S) del Astana Pro Team in testa al gruppo di corridori. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

ROMA. – Il 107/o Tour de France sale per la seconda volta e arriva ai 1.560 metri del Mont Aigoual, nel Massiccio Centrale: sul traguardo spunta la maglia celeste dell’Astana indossata da Alexaj Lutsenko, professionista dal 2013, iridato Under 23 a Valkenburg nel 2012, al primo successo nella prestigiosa corsa a tappe francese che oggi ha vissuto la 6/a tappa, con partenza da Le Teil.

Nel giorno del tronfo kazako, il britannico Adam Yates ha conservato la maglia gialla, pur rischiando di perderla in un finale convulso, nel quale Julian Alaphilippe ha fatto il diavolo a quattro per conquistare qualcosina. Lo sforzo non è valsa la candela, perché D’Artagnan ha rosicchiato un niente alla concorrenza.

Primoz Roglic è rimasto a 3″ da Adam Yates nella generale, ma avrebbe potuto attaccare nel finale per vestirsi di giallo: alla fine ha preferito desistere e possibilmente rimandare l’appuntamento con il primato.

Lutsenko ha staccato di 55″ lo spagnolo Jesus Herrada e di 2’15” l’olimpionico belga Greg Van Avermaert, a sua volta in vantaggio di 2″ sul quarto nell’ordine d’arrivo, lo statunitense Neilson Powless. A Julian Alaphilippe è toccata la 5/a piazza, a 2’52” dal vincitore di tappa, e a +1″ sul resto del gruppo dei big, che comprendeva Mollema, Bernal, Carapaz, oltre alla stessa maglia gialla.

Primo degli italiani Damiano Caruso, 28/o, davanti a Domenico Pozzovivo, mentre Fabio Aru non è andato oltre la 37/a posizione, dopo essere entrato nella fuga che ha portato alla vittoria Lutsenko. Di 3’01” il ritardo rimediato dal corridore sardo, di 10’48” invece quello dell’ex campione italiano Davide Formolo, che si è piazzato al 64/o posto.

Nella generale non è cambiato nulla, nell’attesa di tappe ancor più dure di quella odierna: Egan Bernal, campione uscente, è a 13″ da Adam Yates, come Tom Dumoulin, Esteban Chaves, Nairo Quintana, Romain Bardet, Miguel Angel Lopez, Bauke Mollema, Thibaut Pinot, Mikel Landa. Alaphilippe è a 15″ dalla vetta, Richard Carapaz a 41″.

L’ecuadoriano si sta già defilando, fedele ai compiti che gli sono stati assegnati in casa Ineos: il vincitore in carica del Giro d’Italia dovrà traghettare Bernal verso il bis. O comunque provarci.

Domani il Tour si sposterà da Millau a Lavaur, per una tappa (la 7/a) lunga 168 km che prevede un possibile arrivo allo sprint.

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