Messi distante dal Barça. Papà Jorge: “Non credo resti”

Lionel Messi con la maglia del Barcellona durante la partita di Champions persa contro il Bayern di Monaco.Archivio
Lionel Messi con la maglia del Barcellona durante la partita di Champions persa contro il Bayern di Monaco. Archivio. EPA/Rafael Marchante / POOL / POOL

LONDRA.  – Sembrava quasi che fosse arrivato un capo di Stato. L’assembramento all’aeroporto Del Prat di Barcellona, con tanto di diretta tv in Argentina, era da tempi di prima del Covid, ma non si trattava di Re, Caudillos o Presidenti vari, ma “solo” di Jorge Messi, padre dell’unico calciatore della storia capace di vincere per sei volte il Pallone d’Oro.

Dopo essere sbarcato, ha evitato telecamere e taccuini e ha preso un taxi come uno qualsiasi, poi il padre della Pulce è andato in albergo e ha speso sei ore negli uffici della Fondazione Leo Messi a parlare con gli avvocati che si occupano degli aspetti legali dell’addio di suo figlio al Barcellona, concedendosi un’unica pausa per andare a pranzo, assieme all’altro figlio Rodrigo, a “La Focaccia”, ristorante italiano della zona.

Nel frattempo, l’unica frase che aveva concesso aveva fatto venire i brividi ai tifosi blaugrana: “è difficile che Leo rimanga”, aggiungendo che nessuno del clan, suo figlio compreso, aveva incontrato Pep Guardiola, anche lui in questi giorni al Barcellona.

La volontà di Messi, che comunque come ha rivelato De Jong fa ancora parte della chat dei giocatori del Barcellona in cui si scambiano foto e messaggi, rimane quella di andarsene, bisogna solo stabilire dove, adesso che anche l’Inter si è chiamata fuori.

Il Manchester City e il Paris SG dell’amico Neymar, club forti dei loro petrodollari, rimangono le opzioni possibili, ma nemmeno emiri e sceicchi sono disposti a pagare la clausola rescissoria di 700 milioni se questa è ancora valida. Il nodo da sciogliere resta quello, e per questo Jorge Messi ne ha parlato così a lungo con i suoi avvocati, in attesa d’incontrare il presidente del Barça Josep Maria Bartomeu, meeting che i media spagnoli prevedono avvenga in tarda serata.La Pulce vorrebbe un addio amichevole, ma la controparte non cede, e tutto appare in continuo divenire.

Intanto in Inghilterra il tabloid “Sun” ha ribadito quale sia l’ingaggio da record che il City è disposto ad offrire al fuoriclasse argentino:  700 milioni di euro, 200 subito e il resto per 5 anni di contratto.

I primi tre anni Messi li trascorrerebbe a Manchester, con la maglia del City, quindi il trasferimento a New York, dove c’è l’altro City con i colori biancocelesti (ce n’è un terzo in Australia, a Melbourne) per chiudere la carriera nel club statunitense della stessa proprietà.

Qualora arrivasse davvero la firma sul contratto, Messi diventerebbe il giocatore più pagato di sempre nella storia del calcio, guadagnando circa 16mila euro all’ora, l’equivalente di 11 milioni al mese. Tutto ciò però è una storia che deve ancora essere scritta, ora c’è spazio soprattutto per gli avvocati.

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