Presidente Sánchez, appello all’unità

Pedro Sánchez, presidente del Governo
Il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez
Un aspetto della sala di “Casa de América”

MADRID – Trasformazione digitale, transizione ecologica, coesione sociale e una agenda al femminile. Questi i pilastri sui quali il presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, spera di costruire il suo “Piano Nazionale di Recuperazione, Trasformazione e Resilienza”. È la risposta, a suo giudizio “oggi più che mai necessaria”, all’irruzione della pandemia che ha colpito la Spagna nell’ambito sanitario, sociale ed economico.

All’invito ha risposto il top dell’imprenditoria nazionale: da Ana Patricia Botín (Santander), a José María Álvarez Pallete (Telefónica), da Carlos Torres (BBVA), a Florentino Pérez (ACS), da José Ignacio Sánchez Galán (Iberdrola) a Pablo Isla (Inditex). Insomma, una presenza che, di per sé, è una dichiarazione politica. Un messaggio, così lo hanno interpretato gli analisti politici, all’unità nazionale che Pablo Casado, il leader del Partito Popolare che incontrerà prossimamente il presidente del Governo, non potrà ignorare.

Il Top dell’imprenditoria

Erano presenti anche esponenti dei sindacati, nonché i rappresentanti del mondo digitale e della cultura.  Il presidente del Governo, per l’occasione, era accompagnato da quasi tutti i ministri. An che dal vice-presidente Pablo Iglesias. Superate le tensioni interne con il “socio” di governo, il presidente Sánchez, nell’intervista concessa alla “Cadena Ser”, ha assicurato che la “Finanziaria” sarà il prodotto del consenso tra le forze politiche che costituiscono l’Esecutivo. Inoltre ha informato che “Podemos” parteciperà agli incontri con i rappresentanti di Ciudadanos.

Il presidente Sánchez, nell’elegante scenario offerto da “Casa de America”, ha esposto al Paese le prossime sfide, in un contesto reso difficile e complesso dalla recrudescenza dei contagi della covid-19. Fin dal principio, il suo è stato un discorso dal tono patriotico il cui slogan è stato “España puede”.

Il Piano, presentato dal capo del Governo, vuole essere la risposta alle sfide della Spagna per la prossima decadeIn altre parole, una rotta da seguire per superare le difficoltà future e un progetto da presentare prossimamente a Bruxelles. In esso sono contenuti gli obiettivi di sviluppo tracciato dalle Nazioni Unite, parte della “Agenda 2030”. E prevede la ripresa economica a mediano e lungo termine con una crescita superiore al 2 per cento. Intrinseca l’accelerazione della trasformazione della Spagna; “necessaria ieri e urgente oggi”.

Il presidente Sánchez ha ricordato ai presenti le potenzialità della Spagna. In particolare, ha sottolineato come il Paese, nel corso degli anni, è riuscito a superare le crisi e, allo stesso tempo, a trovare la forza per la trasformazione e l’ammodernamento.

Sánchez: “Uniti di fronte la pandemia”

Non è mancato il richiamo all’unità. Sánchez ha sottolineato che la pandemia non distingue tra ideologie.

– Il governo – ha sottolineato – sceglie l’unità e non la divisione o il confronto. La Spagna deve mettersi d’accordo con la Spagna, così come l’Europa lo ha fatto con l’Europa. È la maggiore sfida in un secolo – ha aggiunto -. Non può affrontarla, molto meno superarla, una sola parte della società, una sola parte della politica, una sola parte dell’economia e una sola parte del Paese. Non la può superare la metà del Paese dando le spalle all’altra metà.

Il presidente del Governo, una volta ancora, ha esortato a fare a un lato, nella lotta contro il virus, le differenze politiche. È stato un richiamo all’unità, una costante nel suo discorso in cui ha ricalcato la necessità di istituzioni forti e moderne per far fronte al futuro del paese.

Stabilità politica

Stabilità politica e unità senza, per questo, abbandonare i propri principi. Questo l’appello del presidente Sánchez alle forze politiche.

– È necessario conciliare le proprie credenze, le proprie preferenze con la necessità di recuperare il paese – ha detto. Quindi, ha insistito che “senza dialogo non vi è soluzione”. Parole rivolte al Partito Popolare che ha scelto l’intransigenza e l’opposizione ad oltranza.

– Davanti a noi abbiamo una lunga legislazione – ha proseguito Sánchez -. È il desiderio dei cittadini. Tuttavia, tocca a noi decidere se, oltre a lunga – ha concluso -, sarà anche stabile e feconda.

Se l’arrivo del presidente Sánchez, sul palco di “Casa América”, era accolto dal silenzio, la conclusione del suo discorso era accompagnato dagli applausi. Applausi che, stando agli analisti politici, condizioneranno l’atteggiamento di Pablo Casado (PP) e Inés Arrimada (Ciudadanos) con cui il presidente del Governo dialogherà nei prossimi giorni alla ricerca di un accordo per l’approvazione della “Finanziaria”.

Redazione Madrid

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