Ue: il 10% del Recovery con l’ok al piano Paese

Un casco di sicurezza della Ue sopra un piano di lavoro. Grafica.
Un casco di sicurezza dell'Unione Europea sopra un piano di lavoro. Grafica. (Ansa)

BRUXELLES.  – L’Italia potrebbe beneficiare di un anticipo del 10% dallo stanziamento del Recovery Fund già nei primi mesi del 2021, ma non è ancora chiaro l’ammontare di miliardi che le arriverebbero in dote che, se si applicherà sul 70% del totale dei fondi, potrebbe valere almeno 14 miliardi.

La conferma è arrivata oggi da un portavoce della Commissione europea, che ha spiegato come “in linea con le conclusioni del Consiglio europeo, nel contesto del Recovery Fund (Recovery and resilience Facility), è possibile il pagamento di un pre-finanziamento del 10% del contributo finanziario per ciascuno Stato membro, con l’approvazione del piano” di riforme “e l’adozione dell’impegno legale della Commissione, posto che tutte le condizioni siano soddisfatte e tutti i passi legali siano stati completati per allora”.

Tuttavia la portavoce ha preferito non entrare nei dettagli quando le è stato chiesto se il 10% sarà a valere sull’intero pacchetto da 209 miliardi stimato per l’Italia, oppure solo su una parte di questo.

Secondo quanto spiegano fonti a Bruxelles, potrebbe essere sul 70% del totale destinato. Questo perché per la quota parte del 30%, i calcoli potrebbero variare in base ad indicatori economici aggiornati.

Maggiore chiarezza su questo punto potrà arrivare domani dall’audizione del commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato.

Intanto gli Stati membri sono stati incoraggiati a presentare i piani nazionali di riforme, in modo informale, già il 15 ottobre per avviare uno scambio con la Commissione europea ed evitare ingolfamenti, favorendo così un percorso veloce per le approvazioni, ma saranno considerati presentati in modo ufficiale solo da inizio gennaio.

Da allora l’Esecutivo comunitario avrà fino a due mesi per esaminare le proposte e presentare la sua valutazione al Consiglio, per il via libera.

Il tesoretto dal Recovery e Resilience Fund, che potrebbe arrivare già nei primi mesi del 2021 si andrebbe così ad aggiungere allo stanziamento di un sostegno economico da 27,4 miliardi di euro per salvaguardare l’occupazione attraverso il meccanismo Sure, che col Mes ultralight  e Bei fa parte della “prima linea degli strumenti di difesa” attivabili. Una decisione sui 27,4 miliardi di euro per l’Italia è prevista già entro fine settembre.

(di Patrizia Antonini/ANSA)

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