Conte alla prova di settembre, partiti in fibrillazione

Il premier Conte durante la messa commemorativa ad Amatrice per le vittime del terremoto nel Centro Italia
Il premier Conte durante la messa commemorativa ad Amatrice per le vittime del terremoto nel Centro Italia. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Settembre si avvicina. E per Giuseppe Conte, al di là dei nodi legati ora al Recovery Plan, ora alla riapertura delle scuola, c’è un’ulteriore spina: la fibrillazione interna dei due principali partiti della maggioranza. Il M5s si avvia ai suoi Stati Generali sull’onda della frammentazione e con l’ombra di Alessandro Di Battista, che non smette di inviare messaggi enigmatici sul suo futuro dentro o fuori il Movimento.

Il Pd si presenta alle Regionali con l’incubo della sconfitta per 4 a 2 con il centrodestra. E, nel frattempo, alla Festa dell’unità Dem scoppia il “caso” del mancato invito del capogruppo al Senato Andrea Marcucci. La kermesse Pd inizierà domani a Modena e durerà una ventina di giorni.

Ma, nel programma iniziale, Marcucci non figura tra gli ospiti. Il caso emerge quando Stefano Collina, tesoriere del gruppo Dem a Palazzo Madama, sceglie di disertare la festa Pd in solidarietà con il suo capogruppo. “La mia presenza è inopportuna”, spiega il senatore che, domani, nel primo giorno della kermesse, avrebbe dovuto inaugurare gli spazi del gruppo Pd. E lo staff di Marcucci, pur trincerandosi dietro un “no comment”, fa filtrare una certa irritazione facendo notare come il programma della Festa sia “pubblico”.

Programma in cui Marcucci non compare. In serata l’organizzazione della Festa nazionale Pd prova a chiudere il cerchio. “L’equivoco è stato chiarito questa mattina e l’invito è stato formalizzato, ora attendiamo una data da Marcucci”, spiegano. Ma non è scontato che il capogruppo quella data la comunichi.

“Più che di equivoco si tratta di errore”, sottolinea lo staff di Marcucci puntualizzando che, dall’organizzazione, non è giunta la richiesta di alcuna data. Il caso indica anche la temperatura, piuttosto alta, che si respira in questi giorni nel Pd. Alle regionali Nicola Zingaretti si gioca molto. Mentre sulle Comunali, in particolare su Roma, è già partito nel centrosinistra il tam tam del totonomine, con tanto di veti e contro veti.

Un esempio? Roberto Giachetti oggi propone la candidatura di Carlo Calenda ma viene stoppato da Sinistra Italiana. E, sia sulle Regionali sia sulle Comunali, pende il grande nodo dell’alleanza con il M5s e del peso di Italia Viva. Anche Matteo Renzi, alle Regionali, si gioca molto.

Innanzitutto misurerà la sua forza in Toscana, dove, teoricamente, ha l’elettorato più ampio. Mentre in Puglia sarà indicativo il ruolo delle percentuali Ivan Scalfarotto nel risultato finale di Michele Emiliano. Nel frattempo, anche Iv dà il via alla “sua” kermesse: domani a Castrocaro Terme, Renzi inaugurerà la tre giorni della sua scuola di politica, con 250 giovani.

Il M5s ha posticipato i suoi Stati Generali a dopo le Regionali. Nei prossimi giorni Vito Crimi istituirà il “comitato” che costruirà il percorso congressuale del Movimento.Con diverse incognite, a cominciare dal ruolo di Alessandro Di Battista. Dal suo buen ritiro in Abruzzo, il Dibba manda messaggi criptici.

“Sai come sono fatto e cosa pretendo per tornare”, risponde oggi su Instagram a un’utente che lo reclama nel M5s ribadendo il suo mantra: “tornerò per i miei ideali”. Ma il M5s di queste settimane, che viaggia verso il Pd e nel quale la rivolta anti-Rousseau ormai tocca tutte le anime, sembra distante anni luce dall’idea di “partito” di Di Battista.

In questo contesto Conte, da lunedì prossimo, metterà mano ai primi schemi del Recovery Plan. I tecnici del Ciae non hanno mai smesso di smussare le proposte arrivate dai ministeri. Fra un po’, però, toccherà a Conte fare la quadra “politica”, cercando di trovare il delicatissimo equilibrio tra governo e Parlamento. E provando a dribblare, ancora una volta, il nodo Mes. “Il dibattito non è chiuso. C’è un sì del Pd e sul tema torneremo”, avverte il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

(di Michele Esposito/ANSA)

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