Coronavirus in Italia: la curva dei contagi frena, quattro le vittime

Persone rientrate dalle vacanze all'estero in coda per fare il tampone all'ospedale Amedeo di Savoia, Torino
Persone rientrate dalle vacanze all'estero in coda per fare il tampone all'ospedale Amedeo di Savoia, Torino, 23 agosto 2020 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – La seconda ondata del coronavirus in Italia frena con i pochi tamponi della domenica. Dopo giorni di preoccupante crescita i nuovi casi nelle ultime 24 ore sono 953 (1.210 il giorno prima), ma con oltre 21 mila test in meno, neanche 46 mila in tutto. I morti sono 4, altro dato in leggero calo, comunque sempre contenuto, ma appare evidente l’estendersi del Covid in maniera sempre più uniforme sull’intero territorio nazionale.

Se in testa alla classifica dei nuovi infetti c’è il Lazio con 146 casi, accanto al Veneto e all’Emilia Romagna con 116 positivi c’è la Campania con la stessa cifra, e dopo la Lombardia a 110 troviamo la Sardegna con 91, record per la regione da inizio epidemia.

Le buone notizie di giornata vengono anche dalla diminuzione dei pazienti in terapia intensiva (-4), che adesso sono 65. I guariti sono 192 per un totale di 205.662. In totale i casi registrati dal ministero della Salute sono 260.298, mentre i decessi ammontano a 35.441. Gli attualmente positivi sono 19.195 (+757). I ricoverati con sintomi sono 74 in più per un totale di 1.045.

In isolamento domiciliare i pazienti sono 18.085 (+687). Tre le regioni senza nuovi casi nelle ultime 24 ore: Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Su Lazio e Sardegna pesano i contagiati in vacanza e quelli tornati a casa e le due amministrazioni trattano con la mediazione del governo per effettuare tamponi anche alla partenza.

Un’analisi più approfondita dei dati, non solo nelle 24 ore o negli ultimi giorni, indica che la percentuale di positivi trovati rispetto ai tamponi fatti è ora la stessa di maggio, il 2,1%, in aumento rispetto ai minimi di giugno e luglio. Il numero dei decessi è invece in linea con i livelli delle ultime settimane, ma è troppo presto per vedere il riflesso dei nuovi contagi sul numero delle vittime.

Di certo c’è che nell’ultima settimana le terapie intensive hanno accolto 7 pazienti in più, mentre a marzo in una settimana erano stati 1.200 in più (elaborazione Sky Tg24 su dati del ministero della Salute). Una situazione imparagonabile.

Nel confronto con gli altri Paesi si può notare come l’Italia sia ancora la nazione europea con meno contagi per 100 mila abitanti nelle ultime due settimane, se si escludono Finlandia, Estonia, Lettonia e Ungheria. Curiosamente, però, mentre nella Penisola l’età media dei positivi al coronavirus è crollata in 5 mesi da oltre 60 anni a circa 38 anni, in Germania si è mantenuta costante sopra i 40, segno forse di grandi differenze nella strategia dei tamponi.

Secondo Roberto Battiston, fisico e analista, “il picco degli infetti potrebbe anche raggiungere il livello dei mesi peggiori passati tra ottobre e novembre, con decine di migliaia di casi, anche se speriamo di no. Ma la seconda ondata – aggiunge l’ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana – impiegherà così 3-4 mesi per raggiungere il picco, non solo due mesi come a marzo-aprile”. Con ciò permettendo al sistema sanitario, molto più preparato, di ammortizzare gli effetti.

Intanto il colpo di coda della pandemia in molti Paesi ha indotto ad esempio Msc Crociere a posticipare di quattro settimane, al 26 settembre, la partenza della nave ‘Magnifica’. “Vista la recente introduzione di ulteriori test per i cittadini italiani che si sono recati in Grecia – spiega – e in virtù del fatto che l’itinerario della nave comprende ben tre scali nel Paese, la compagnia sta registrando numerose cancellazioni e una flessione della domanda”. “Gli ospiti interessati dalle crociere cancellate (dal 26 agosto al 19 settembre) saranno riprotetti su un’altra crociera”.

(di Luca Laviola/ANSA)

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