Venti a 100 all’ora, decine di milioni di danni a Verona

vigili del fuoco al lavoro in piazza San Tommaso, nel quartiere di Veronetta, una delle zone colpite dal nubifragio, Verona, 24 agosto 2020.
Vigili del fuoco al lavoro in piazza San Tommaso, nel quartiere di Veronetta, una delle zone colpite dal nubifragio, Verona, 24 agosto 2020. ANSA/FILIPPO VENEZIA

VERONA. – Verona conta i danni del ‘tifone’ che l’ha investita ieri, e alla luce del giorno scopre un paesaggio di devastazione: solo per un caso non ci sono state vittime o feriti. Ma c’è una prima stima di decine di milioni di danni tra case e negozi allagati, alberi sradicati, automobili ‘tritate’ dai fiumi di grandine, e da buttare al macero.

Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha annullato la prevista conferenza stampa sull’emergenza Covid, e si è precipitato a Verona per fare il punto della situazione assieme al sindaco, Federico Sboarina, e alla Protezione Civile. Il primo cittadino ha ricevuto la telefonata del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

“Il presidente mi ha chiamato – ha riferito Sboarina – ed ha voluto sapere gli aggiornamenti, dando la sua vicinanza ai veronesi e alla città così duramente colpita”. “Ho visto i filmati, ho sentito più volte il sindaco, ho visto la devastazione” ha detto il governatore Zaia al suo arrivo nel capoluogo scaligero. Il premier Conte, e il Governo, ha aggiunto, sono stati subito informati dal responsabile nazionale della Protezione Civile, Borelli.

“Verona deve essere aiutata in questa tragedia, per questo ho già firmato lo stato di calamità” ha detto Zaia. Solidarietà è arrivata dalla sindaca della Capitale Virginia Raggi: “Roma è vicina a Verona e alle altre città del nord colpite da un forte nubifragio. Le immagini che vediamo sono sconvolgenti, ma sono sicura che le popolazioni coinvolte sapranno reagire a questo momento difficile con coraggio e determinazione”, scrive su Twitter.

Intanto ‘Arpav ha scattato la ‘foto’ del mostro atmosferico piombato ieri sul Veneto: ci sono state raffiche di vento fino a 100 chilometri orari, con estremi di 20 millimetri di pioggia in 5 minuti, 30 mm in 10 minuti, e 60 mm in mezzora: dati tipici di un uragano, seppur nel Mediterraneo. Una bomba d’acqua, ma soprattutto di grandine, che per qualche ora ha terrorizzato i coltivatori della Valpolicella, dove nascono le uve del celebre Amarone.

I danni ci sono, ma concentrati in un’area di 400 ettari, il 5% della Denominazione di 8.300 Tra le strutture colpite anche la Chiesa di San Zeno in Monte, a Verona, dove il vento ha fatto crollare un pinnacolo della torre campanaria dell’edificio romanico che risale al XII secolo. L’elemento in pietra ha forato la volta della Basilica, sfiorando il parroco che stava celebrando la Messa. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.

C’è stato perfino lo spazio per una polemica, nata sui social per un tweet di un giornalista di Repubblica, Paolo Berizzi, che prima ha espresso vicinanza a Verona e ai veronesi per i danni patiti, ma poi ha virato sull’insulto, definendo i loro concittadini “nazifascisti e razzisti, che da anni alimentano l’odio contro i più deboli, e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei”.

Successivamente il cronista si è scusato, ma intanto erano arrivate le repliche sdegnate del sindaco Sboarina, “un attacco vergognoso alla città”, e della leader di Fdi, Giorgia Meloni, che sempre su Twitter si chiedeva se fosse la sola a reputare “gravissimo e inaccettabile che un giornalista si esprima con simili termini nei confronti di una comunità colpita da una calamità”.

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