Colombia: nuovo massacro, tre giovani uccisi a Antioquia

Alcuni guerriglieri dell'Eln in Colombia. Immagine d'archivio.
Alcuni guerriglieri dell'Eln in Colombia. Immagine d'archivio.(Ansalatina)

BOGOTÁ.  – Un commando armato ha fatto irruzione ieri in Colombia in un appartamento di Venecia (dipartimento di Antioquia), uccidendo tre giovani e ferendone gravemente un quarto. Lo riferisce oggi la radio Rcn di Bogotà.

Sono già sei, notano i media, gli episodi che nelle ultime due settimane hanno insanguinato il Paese causando almeno una trentina di morti. L’ondata di violenze coincide in qualche modo con la decisione della Corte Suprema di disporre gli arresti domiciliari dell’ex presidente Alvaro Uribe, il leader político più potente della Colombia degli ultimi 20 anni.

Ma in una intervista il presidente colombiano Iván Duque ha sostenuto che “è sbagliato parlare di nuova ondata di violenza, perché questi massacri non si sono mai interrotti negli ultimi anni, e sotto la mia gestione sono già stati 37”.

Il sindaco di Venecia, Oscar Sánchez, ha confermato che l’attacco è avvenuto in un quartiere periferico della città, e che si tratterebbe di un regolamento di conti riguardante il mondo dei piccoli spacciatori di droga.

Due settimane fa, l’11 agosto, cinque minori sono stati uccisi senza ragione a Cali, e quattro giorni dopo la stessa sorte è toccata ad otto giovani nel municipio di Samaniego, in Nariño, dipartimento in cui lunedì sono stati uccisi tre indigeni.

Il 21 agosto l’ufficio del Difensore del popolo colombiano ha confermato il massacro di cinque civili a El Caracol, nel municipio di Arauca, capoluogo dell’omonimo dipartimento dove operano dissidenti delle Farc, militante dell’Esercito nazionale di liberazione (Eln) e gruppi di narcotrafficanti e paramilitari.

Lo stesso giorno si era anche conosciuto un altro massacro a El Tambo, nel dipartimento del Cauca, di sei persone uccise, apparentemente senza ragione, da sconosciuti.

Secondo testimoni gli autori sarebbero stati guerriglieri dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) che hanno costituito un fronte denominato “Nueva Marquetalia”.

Ieri, in Colombia, tre persone rapite dal gruppo guerrigliero Esercito di liberazione nazionale (Eln) sono state rilasciate grazie a una iniziativa del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).   Il salvataggio dei rapiti, tra i quali c’era anche un minore, è avvenuto in un’area rurale del dipartimento di Norte de Santander, al confine con il Venezuela.

“Il risultato di questa operazione ci rende profondamente felici. Ogni persona che riacquista la sua libertà e si ricongiunge con i suoi cari dà un significato al nostro lavoro umanitario”, ha detto Nicolás Lenssens, capo della sottodelegazione del Cicr a Bucaramanga (nord-est).

Con quella di ieri, sono due le liberazioni che la Croce Rossa Internazionale ha agevolato la scorsa settimana in quella regione colombiana, mentre sono già dieci le operazioni umanitarie del Cicr per liberare sequestrati realizzate nel corso dell’anno.

 

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