Rabbia millennial democratici sul web, “basta con i vecchi”

La democratica Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti.
La democratica Nancy Pelosi, speaker della Camera dei Rappresentanti. (Ansalatina)

NEW YORK.  – I democratici corteggiano i giovani e si dipingono come il partito del futuro e dell’uguaglianza. Un messaggio che però fatica a passare: i nuovi volti sono relegati quasi a comparse durante la convention di Milwaukee, che lascia invece spazio – troppo, secondo i social – alle “vecchie” facce, quelle che i millennial ripudiano e che rischiano di ridurre le chance di vittoria di Joe Biden, il settantasettenne candidato alla Casa Bianca che già non convince perché espressione di quel passato da archiviare.

Il dibattito online è infuocato fra l’indignazione e la rabbia di chi pretende più spazio per i giovani come Alexandria Ocasio-Cortez, la trentenne deputata di New York invitata sul palco della convention democratica per soli 96 secondi di intervento e per sostenere la nomination di Bernie Sanders, creando non poca confusione e scompiglio sui social. Ben più spazio è stato invece concesso ai due ex presidenti Bill Clinton e Jimmy Carter, rispettivamente 74 e 95 anni, ma anche al 69enne Chuck Schumer e all’83enne Colin Powell.

Se Carter viene risparmiato dagli attacchi più feroci, Clinton e Powell ne sono invece sommersi, così come viene sommerso dalle polemiche il partito per averli invitati. Bill è ormai considerato espressione di un partito che non esiste più e soprattutto viene bersagliato per i suoi precedenti con le donne, considerati inaccettabili in epoca di #MeToo: le indiscrezioni sui viaggi con Jeffrey Epstein e le recenti foto spuntate che lo immortalano mentre si fa fare un messaggio da una delle principali accusatrici del milionario pedofilo non fanno che rinfocolare le polemiche.

Su Powell le critiche sono diverse ma altrettanto violente: l’ex segretario di Stato di George W. Bush aveva assicurato al mondo che l’Iraq possedeva armi di distruzioni di massa, spianando così la strada a una lunga e sanguinosa guerra. Molti democratici – è la tesi che circola online – forse hanno la memoria corta o non lo vogliono ricordare. Ma quel passato così ingombrante non si può cancellare con un colpo di spugna.

A Barack Obama spetta il compito di cercare di fare da ponte fra i millennial e le “vecchie generazioni”. Ma, è la critica più accesa, finché alla guida del partito ci saranno ultrasettantenni (Nancy Pelosi ne ha 80), un cambio di marcia è difficile, anzi impossibile.

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