Presidente Mattarella: “Dal Paese prova di energie morali e civili”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, il suo messaggio.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, il suo messaggio. (Ufficio stampa Quirinale).

ROMA. – “Cogliere il cambiamento, di cui l’Unione europea è stata capace nella risposta alla pandemia e nel progettare la ripartenza, è oggi la premessa di un rilancio dell’Italia”. Italia ed Europa, ancora una volta, trovano sintesi assieme, nelle parole del presidente della Repubblica, per fronteggiare sfide e problemi che sono imprescindibilmente comuni.

Su questo Sergio Mattarella non ha dubbi e vede “l’orizzonte europeo come tratto decisivo del nostro futuro”. Un futuro che però l’Italia, soprattutto in questi mesi difficili e “terribili” del coronavirus, è riuscita a costruirsi con coraggio, pazienza, tenacia: “Il nostro Paese – sottolinea infatti il capo dello Stato in un messaggio al presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz – ha dato prova, ancora una volta, delle sue energie morali e civili”.

Anche nella consapevolezza che “soltanto nell’integrazione e nella solidarietà europea può costruire un domani adeguato per i suoi figli”. “All’impegno economico, sociale, culturale che ne deriva – aggiunge – tutti possiamo e dobbiamo contribuire. Le istituzioni anzitutto e l’intera società, con le sue forze economiche e le sue preziose autonomie sociali. Questo è il percorso per colmare i ritardi e rendere più saldi l’Italia e l’avvenire delle sue giovani generazioni”.

Il messaggio al Meeting di Rimini, che si aprirà domani con un’edizione “speciale” proprio a causa del virus, è comunque di speranza e di sprone. E che – “mentre la terribile pandemia semina sofferenze e morte a ogni latitudine, facendo irruzione nella nostra storia e costringendoci a un rallentamento, purtroppo con pesanti conseguenze economiche e sociali” – ci chiama “a ripartire con maggiore qualità, con più forte coscienza di comunità, con un nuovo sviluppo che rispetti la natura e superi le discriminazioni sociali”.

Ma è anche l’occasione per un momento di riflessione, per comprendere “quanto avvenuto” e “avviare l’opera di ricostruzione. Questa – avverte Mattarella – non può attendere e ha bisogno, al tempo stesso, di profonda idealità, di ampia visione, di grande concretezza”.

“Nei passaggi storici più importanti – sottolinea il capo dello Stato – pesano, ovviamente, le condizioni materiali. Ma il rilancio è possibile se, accanto al legittimo gioco degli interessi, si manifesta capacità progettuale, tendenza allo sviluppo integrale della persona, impegno per la crescita di umanità che sconfiggano spinte alla chiusura, al risentimento, all’avversione, che condurrebbero invece al fallimento”.

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