Inter verso lo Shakhtar, in Germania anche Zhang

I giocatori dell'Inter abbracciano a Lukaku dopo il gol segnato al Getafe.
I giocatori dell'Inter festeggiano dopo il gol di Lukaku al Getafe. Immagine d'archivio. (EPA/Ina Fassbender)

MILANO. – Servirà anche la carica di Steven Zhang per superare lo scoglio Shakhtar Donetsk. Per questo il presidente dell’Inter domani, insieme alla dirigenza, volerà in Germania per stare vicino alla squadra e ad Antonio Conte verso la semifinale di Europa League, in programma lunedì.

Il numero uno nerazzurro, tornato in Italia mercoledì será dopo la lunga assenza legata all’emergenza Coronavirus, nella mattinata di oggi ad Appiano Gentile si è sottoposto al tampone e ai controlli necessari, come da protocollo Uefa, per entrare nella “bolla” della squadra a Dusseldorf, dove oggi intanto è già arrivato il vicepresidente Javier Zanetti.

Domenica ci sarà così anche Zhang in tribuna per la prima volta da febbraio: la sua ultima presenza allo stadio era stata infatti quella nel derby contro il Milan, vinto in rimonta per 4-2 lo scorso 9 febbraio. Sarà, soprattutto, il primo faccia a faccia con Antonio Conte, dopo gli sfoghi del tecnico delle ultime settimane, attraverso cui era stato tirato in ballo anche lo stesso Zhang. Ma per il confronto decisivo sul futuro ci sarà tempo, una volta finita la stagione.

Intanto l’Inter continua a lavorare in campo per preparare la gara contro gli ucraini. ”Contro lo Shakhtar Donetsk sarà una partita importante, difficile”, le parole di Roberto Gagliardini a Sky. ”È una squadra forte, che stiamo studiando, ha individualità importanti. Ci faremo trovare pronti, abbiamo tutte la carte in regola per giocarcela”.

Anche grazie ad Antonio Conte, ”un osso duro” secondo il centrocampista ex Atalanta. ”Vede ogni partita come una finale, in maniera intensa. Anche questa la sta preparando con cattiveria. È importantissimo per noi, mi sta dando fiducia e cerco di ripagarlo in campo”.

A meno di una sorpresa Eriksen dell’ultim’ora, Gagliardini è il favorito insieme a Brozovic e Barella per una maglia da titolare a centrocampo: poche le novità attese nell’11 titolare, anche se Skriniar insidia Godin per una maglia da titolare in difesa.

”Conosciamo bene lo Shakhtar Donetsk, li abbiamo  studiati attraverso i video.  Sono una squadra di qualità e dovremo essere bravi a pressarli e trovare le giocate per fargli male: abbiamo giocatori forti nell’uno contro uno”, ha spiegato proprio Godin a Inter Tv.

”Ho lavorato al massimo per tradurre sul campo le indicazioni del mister, ho dovuto cambiare la testa e il fisico, non è stato facile ma ho capito la sua idea e adesso è più facile aiutare i compagni”, ha concluso l’uruguaiano.

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