Stop ai Mondiali ciclismo e a Maratona Parigi

Filippo Ganna, solleva sua bici felice dopo l'oro mondiale.
Filippo Ganna, solleva sua bici felice dopo l'oro mondiale. Immagine d'archivio (ANSA/AP Photo/Czarek Sokolowski)

ROMA.  – La seconda ondata di Coronavirus in Europa mette paura anche allo sport e in vista dell’autunno oggi sono stati annullati altri due eventi internazionali. Si tratta dei Mondiali di ciclismo su strada in programma dal 20 al 27 settembre a Martigny in Svizzera, e della Maratona di Parigi inizialmente prevista per il 15 novembre.

Ad annunciare lo stop all’appuntamento su due ruote più atteso, sono stati oggi gli stessi organizzatori specificando che in seguito alle decisioni prese in queste ore dalle autorità federali elvetiche “le grandi manifestazioni che prevedono la presenza, a vario titolo, di un migliaio di persone sono proibite fino al 30 settembre. Quindi organizzare i Mondiali diventa impossibile”.

Una decisione che era già nell’aria da qualche settimana, ma che attendeva di essere formalizzata anche dall’Uci, la federazione mondiale, che lo ha fatto in queste ore con una lettera inviata alle federazioni nazionali. Nella missiva, si sottolinea che viene annullato anche il congresso, e che si lavora a un piano B da definire entro 15 giorni, per salvaguardare gli atleti che si stavano preparando al Mondiale.

Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di un Mondiale ristretto alle solo prove dei professionisti e delle professioniste, probabilmente in Francia. Si è parlato anche di una possibile candidatura dell’Italia con il duo regionale Emilia-Veneto, ma per ora non ci sono stati passi in quella direzione, anche se tutto resta in costante evoluzione.

A causa della pandemia, stop anche alla Maratona di Parigi annunciato oggi dall’ASO (Amaury Sport Organization), la società organizzatrice dell’evento. La tradizionale corsa nei luoghi simbolo della capitale transalpina doveva inizialmente svolgersi il 5 aprile ed era stata già rinviata due volte.

Nel frattempo, il calcio va avanti nonostante i diversi casi di giocatore positivi al Covid in giro per l’Europa: in Scozia il governo minaccia di sospendere la Premiership a causa di continue violazioni della quarantena, mentre in Germania l’Esecutivo e i laender hanno detto no alla richiesta di riaprire gli stadi al pubblico.

Anche il tennis ha dovuto subire diverse limitazioni alla ripartenza: cancellato definitivamente il master di Madrid la settimana scorsa, anche gli Us open stanno subendo diversi forfait a causa della paura degli atleti per la situazione negli Usa.

Il primo appuntamento clou potrebbero essere proprio gli Internazionali di Roma, che la Fit spera di poter organizzare in forma allargata a 96 atleti e in 10 giorni anziché nella consueta settimana.

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