Champions: 2-1 al Lione non basta, Juventus eliminata

Cristiano Ronaldo segna il gol del 2-1 al Olympique Lyon al Allianz Stadium di Torino. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Cristiano Ronaldo segna il gol del 2-1 al Olympique Lyon al Allianz Stadium di Torino. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

TORINO. – La Juventus vince, ma non basta: il 2-1 maturato all’Allianz Stadium qualifica il Lione, i bianconeri falliscono l’appuntamento con la rimonta e vengono eliminati dalla Champions League.

La doppietta di Cristiano Ronaldo aveva ribaltato il momentaneo vantaggio di Depay, in virtù dei gol segnati in trasferta a Lisbona ci va la squadra di Garcia.

Nessuna sorpresa da parte di Maurizio Sarri, la sua Juventus è la migliore che possa schierare in questo momento: Pjanic regista tra Bentancur e Rabiot, Cuadrado esterno basso e Bernardeschi alto, in attacco Ronaldo e Higuain. Già, il Pipita e non Dybala, che ce la fa a recuperare dallo stop muscolare dello scorso 26 luglio ma parte dalla panchina.

Per Rudi Garcia, al ritorno all’Allianz Stadium dopo sei anni dall’ultima volta, solito 3-5-2 dove il terzetto Denayer-Marcelo-Marçal compone la linea difensiva davanti a Lopes e come spalla di Depay viene preferito Ekambi a Dembélé.

“Non verremo a Torino soltanto per difenderci, ma anche per provare a segnare” diceva il técnico dei francesi alla vigilia. E così, dopo il primo brivido procurato da Aouar che impegna Szczesny, ecco il vantaggio del Lione: Zwayer valuta da rigore il contrasto tra Bentancur e il centrocampista franco-algerino, le proteste da parte di Sarri e di tutta la panchina non fanno cambiare idea all’arbitro tedesco e dal dischetto Depay firma lo 0-1 con il cucchiaio.

Alla Juve servono quindi tre gol per passare il turno, il primo potrebbe già trovarlo al 20′ ma è incredibile il salvataggio di Marcelo su Bernardeschi a pochi metri dalla linea di porta. A cinque dalla fine, invece, il portiere è costretto al miracolo sulla punizione di Ronaldo, con il pallone che passa tra la barriera ma prima di entrare in rete trova la mano aperta dell’estremo difensore.

E due minuti dopo, è ancora l’arbitro Zwayer ad essere protagonista: secondo il fischietto è punibile con il rigore la deviazione con il gomito di Depay sul calcio da fermo di Pjanic, CR7 spiazza Lopez e fa 1-1. Il portoghese riaccende così le speranze bianconere prima di rientrare negli spogliatoi.

E anche ad inizio ripresa si carica il peso della squadra sulle spalle: con il sinistro realizza la doppietta personale e fa tornare in mente la rimonta dell’anno scorso contro l’Atletico Madrid.

Questa volta, però, il ribaltone non si concretizza. Sarri prova a giocarsi anche la carta Dybala, la sua partita dura appena 14 minuti: la Joya sente nuovamente tirare la coscia ed esce sconsolato, mentre i suoi compagni continuano ad assaltare la porta di Lopes. Le occasioni migliori capitano sulla testa di Bonucci prima e di Ronaldo poi, ma entrambi non riescono a centrare lo specchio.

I sei minuti di recupero non bastano alla Juve per trovare il gol che garantirebbe il pass per Lisbona: le ultime speranze si spengono su una punizione contro la barriera sempre del 7 bianconero. Il digiuno in Champions prosegue, anche Sarri fallisce l’appuntamento.

Questo fallimento, però, fa più rumore: il Lione, prima del sorteggio, non rappresentava di certo un ostacolo insormontabile. La stagione dei bianconeri finisce allo Stadium, per Garcia è la più dolce delle sconfitte.

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