Cig, rinvio tasse autonomi, spunta fondo casalinghe

Palazzo Chigi, sede del Governo.
Palazzo Chigi, sede del Governo. (Frame video ANSA)

ROMA.  – Rinvio delle tasse per gli autonomi e tempi più lunghi per saldare quelle sospese in pieno lockdown. Niente Imu per le strutture turistiche, compresi cinema e discoteche, nuovi contributi a fondo perduto per le attività commerciali nelle città d’arte, risorse triplicate per il bonus babysitter per medici e infermieri e perfino un fondo apposito per la formazione delle casalinghe.

Si è composto, dopo lunghe trattative, il puzzle del decreto di agosto, che stanzia altri 25 miliardi per proteggere i posti di lavoro e aiutare le imprese a superare la crisi innescata dal Coronavirus.

I licenziamenti, è il compromesso raggiunto nel governo, resteranno bloccati finché durano sgravi a carico dello Stato e ammortizzatori, quindi al minimo fino a metà novembre.

La casa integrazione con causale Covid, infatti, viene rinnovata per altre 18 settimane a partire dal 13 luglio (e utilizzabili fino al 31 dicembre) con lo schema 9+9: la prima tranche sarà ancora per tutti, le seconde nove settimane saranno gratuite solo per le imprese con perdite oltre il 20%, mentre le altre dovranno pagare un ticket dal 9% al 18% in caso di fatturati non toccati dalla crisi.

Non si potrà licenziare nemmeno finché si sfrutta l’incentivo a fare rientrare i dipendenti dalla Cig (4 mesi di sgravi). Il divieto di licenziare ha però delle eccezioni per chiusure e fallimenti e, nelle ultime versioni del testo, si concede la Naspi a quei lavoratori che lasceranno volontariamente il posto in seguito ad accordi collettivi siglati con i sindacati.

Confermata la decontribuzione per 6 mesi per nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a tempo determinato, cui si aggiunge uno sgravio per 3 mesi per gli stagionali del turismo e la fiscalità di vantaggio per il Sud, con lo sconto del 30% dei contributi per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti.

Per gli stagionali che non abbiamo ritrovato un impiego, per i lavoratori dello spettacolo e i più precari (dagli intermittenti ai venditori a domicilio) arriva anche una nuova indennità una tantum da 1.000 euro, mentre per chi non le famiglie più in difficoltà e senza altri sussidi ci sarà una nuova quota del Reddito di emergenza (tra 400 e 800 euro secondo la composizione del nucleo familiare), che si otterrà presentando una nuova domanda entro il 15 ottobre.

Oltre agli aiuti ai lavoratori, per il turismo si mettono in campo una serie di misure, a partire dal contributo a fondo perduto per le attività nei centri storici voluto dal ministro Dario Franceschini: con 500 milioni si darà un contributo a bar, ristoranti, negozi di 29 città d’arte, da Roma a Venezia, ma anche per Bergamo che, insieme a Milano, è tra le zone più colpite dalla pandemia.

Per imprese e autonomi arriva poi la boccata di ossigeno sulle tasse: i pagamenti delle cartelle restano sospesi fino a metà ottobre mentre i versamenti di tasse, ritenute e contributi sospesi tra marzo, aprile e maggio si potranno saldare al 50% entro dicembre in 4 rate, l’altro 50% in 24 rate a partire da gennaio.

A completare il pacchetto – su cui hanno insistito M5S con Laura Castelli e Italia Viva con Luigi Marattin – lo slittamento ad aprile degli acconti per soggetti Isa e forfettari che abbiano registrato nei primi sei mesi dell’anno perdite di almeno il 33%.

Niente da fare, invece, per il bonus sui consumi, pensato in particolare per i ristoranti ma che si puntava ad estendere anche ad abbigliamento e scarpe: al suo posto dovrebbe partire però da dicembre il piano cashless. Per incentivare i pagamenti elettronici sono ripristinati fondi per 1,75 miliardi ma bisognerà sempre aspettare il Mef per sapere su quali acquisti con le carte si otterrà il rimborso.

Tra gli oltre 100 articoli del decreto un capitolo è dedicato agli enti locali, con stanziamenti di circa 5 miliardi complessivi e circa 200 milioni in più per i comuni rispetto alle prime bozze, 3 milioni per la formazione delle casalinghe, più fondi per il buono viaggio su taxi ed Ncc per i disabili, esteso anche alle famiglie più bisognose, la nomina dei nuovi vertici Agenas.

Ma anche l’aumento delle pensioni di invalidità già dai 18 anni, lo sblocco della Cig per Air Italy, fondi per le fiere, per le crociere, per il trasporto pubblico locale e la norma “salva-pertinenziali” delle spigge, già tentata nel decreto Rilancio, con annessa sanatoria sul passato e nuovi canoni minimi a 2.500 euro a partire dal 2021.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)

Lascia un commento