Boom di casi nel mondo, “Usa temono 300 mila morti”

Sepoltura di morti por Covid-19 in Africa.
Sepoltura di morti por Covid-19 in Africa. (Ansa)

ROMA. –    Che non fosse necessario aspettare l’autunno per la seconda ondata del Covid-19 lo si è era  capito già da settimane. Ma la progressione degli ultimi giorni va oltre  le più nere aspettative e le previsioni sono, se possibile, ancora peggiori mentre la corsa al vaccino si fa affannosa in tutto il pianeta e l’Oms avverte che l’età media del contagio si è abbassata: si moltiplicano i casi anche tra i bambini che all’inizio si credevano immuni o quasi.

I contagi nel mondo hanno superato la soglia dei 19 milioni e i morti sono oltre 715 mila.Oltre quattro casi su 10 si registrano negli Stati Uniti e in Brasile, ovvero i Paesi più colpiti dalla pandemia rispettivamente con 4.888.070 casi (160.157 morti) e 2.912.212 casi (98.493 morti), secondo i dati della Johns Hopkins University.

Negli Usa, dove ci sono stati 2 mila morti in 24 ore, i ricercatori dell’Università di Washington stimano che il bilancio delle vittime potrebbe raggiungere quasi le 300.000 entro il primo dicembre, in barba alle “rassicurazioni” di Trump sul fatto che il virus stia sparendo. Una catastrofe che si potrebbe limitare di molto se tutti usassero la mascherina.

Si potrebbero “salvare almeno 70.000 vite”, afferma l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) presso la School of Medicine dell’Università di Washington.

E c’è anche chi se la prende con il virologo Anthony Fauci, membro della task forcé della Casa Bianca sul coronavirus e considerato il massimo esperto di malattie infettive negli Stati Uniti, che ha dovuto assumere guardie del corpo per proteggere se stesso e la sua famiglia dopo aver ricevuto minacce di morte in risposta al suo lavoro per fermare la diffusione del Covid-19.

In Europa il boom è spinto dai Balcani. Nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, in Germania, Austria e Grecia, secondo dati ufficiali raccolti dall’Oms, aggiornati al 6 agosto, il totale è di 636.632 contagi.

In Francia i contagi sono aumentati del 30 per cento in una settimana.In Spagna si contano 1.895 nuovi malati in 24 ore.  E sono in molti a prendere di nuovo misure restrittive per circoscrivere la diffusione del virus.

La Gran Bretagna ha imposto, a partire dall’8 agosto, l’obbligo di quarantena di 14 giorni per chiunque arrivi dal Belgio, dalle Bahamas e da Andorra. Sul fronte interno c’è allarme per il troppo affollamento delle spiagge, complice il caldo.

Per limitare i rischi di contagio, i bagnanti deI Dorset, nell’Inghilterra sud-occidentale, vengono invitati a “tornare a casa” ed è attiva un’app che diventa rossa per indicare le aree a massima densità .

La Norvegia ha consigliato ai suoi cittadini di evitare tutti i viaggi all’estero, anche in Paesi con pochi casi di Covid-19 e sta varando una serie di misure, come le mascherine obbligatorie sui mezzi pubblici, per prevenire il contagio anche in vista dell’autunno, quando la trasmissione del virus SarsCov2 e i sintomi della malattia potrebbero peggiorare per colpa dell’aria fredda e secca, come emerge da un articolo della rivista Nature che prevede lockdown intermittenti per affrontare la convivenza con il virus.

I casi di contagio da coronavirus registrati ufficialmente in Africa hanno superato il milione, oltre la metà dei quali in Sudafrica. In Messico sono quasi mezzo milione e i morti oltre 50 mila. Oltre 2 milioni i malati in India, 60 mila solo nelle ultime 24 ore. Quasi 2 mila casi in 24 ore in Israele, un’enormità rispetto a una popolazione di meno di 10 milioni di persone.

Si conferma la tendenza all’abbassamento dell’età media di coloro che si infettano. In base ai  nuovi dati dell’Oms, oltre il 60 per cento di casi nel mondo si registra oggi nelle persone di età compresa tra 25 e 64 anni. Dal 24 febbraio la percentuale di casi rilevati nei bambini e nei bebè è aumentata di sette volte, mentre quella tra gli adolescenti e i giovani è aumentata di sei volte.

Intanto la corsa al vaccino si intensifica. Perfino il quasi negazionista Brasile di Jair Bolsonaro ha stanziato 400 milioni di dollari per lo sviluppo e la produzione del vaccino dell’Università di Oxford.

L’India mira a produrre 100 milioni di dosi: l’Istituto Sierologico Indiano, la più grande istituzione nel mondo per volume di produzione dei vaccini, ha annunciato una partnership con Gavi Alliance, l’Alleanza internazionale per i vaccini creata da governi, da organismo Internazionali, dall’Onu all’Oms, privati e donatori, che ha come principale finanziatore la Bill & Melinda Gates Foundation.

(di Eloisa Gallinaro/ANSA)

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