Melania rifà il Giardino delle Rose, polemiche

Una conferenza stampa del presidente Donald Trump nel Giardino delle Rose della Casa Bianca. Washington.
Una conferenza stampa del presidente Donald Trump nel Giardino delle Rose della Casa Bianca. Washington. (Ansalatina)

NEW YORK. – Con la campagna elettorale del marito in dirittura d’arrivo, Melania Trump torna a rimettersi sulle orme di Jackie Kennedy annunciando i piani per un “restyling” del Giardino delle Rose della Casa Bianca, creato all’inizio degli anni Sessanta dalla moglie di JFK.

Il progetto prevede l’installazione di nuovi cavi per le riprese televisive, due camminamenti di pietra e nuovi cespugli di rose: “Atti che vogliono esprimere speranza e ottimismo per il futuro”, ha detto Mrs. Trump al Comitato per la Conservazione della Casa Bianca osservando che l’America “ha visto momento difficili prima di oggi, ma il Giardino delle Rose è sempre stato un simbolo di forza, resilienza e continuità”.

La nuova impresa di Melania ha sconcertato molti commentatori. Nelle ultime settimane, con la pandemia da Coronavirus che infuria in buona parte del Paese, il giardino su cui si affacciano lo Studio Ovale e la West Wing è diventato sempre più spesso lo sfondo di conferenze stampa presidenziali trasformate in comizi e annunci a sfondo elettorale, con buona pace della tradizione che vorrebbe la residenza dei presidenti Usa usata a scopi apolitici.

Ed ecco dunque che i lavori in giardino di Melania hanno scatenato polemiche e paragoni impietosi della First Lady a una “Maria Antonietta dei nostri tempi” che non si cura del profondo malessere che sta attraversando il Paese tra crisi da Covid (con quasi 150 mila morti e 18 milioni di disoccupati) e le proteste Black Lives Matter che da settimane mobilitano le piazze.

Il progetto, sostenuto dal National Park Service, sarà finanziato interamente da donazioni private, ha fatto sapere la Casa Bianca. I lavori dovrebbero concludersi tra tre settimane.

Gli aggiornamenti alla rete elettrica faciliteranno le riprese televisive delle apparizioni del presidente, mentre al posto degli alberi di mele selvatiche verranno piantati nuovi cespugli di rose bianche “JFK” e rosa pallido “Peace”.

“Il nostro obiettivo è una metafora di maggiore apertura e migliore accesso”, ha indicato Perry Guillot, l’architetto incaricato del progetto.

Il Giardino delle Rose risale ai primi del Novecento. Fu creato nel 1913 da Ellen Axson Wilson, la prima moglie del presidente Woodrow Wilson, ma per la maggior parte degli americani è associato al progetto cominciato nel 1961 quando John F. Kennedy arruolò Rachel Lambert Mellon, detta “Bunny”, un’amica di famiglia appassionata di architettura del paesaggio, per assistere Jackie nel restyling.

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