Muriel gol, l’Atalanta batte il Bologna ed è seconda

Scontro tra Duvan Zapata e Gary Medel nella partita vinta dall'Atalanta sul Bologna
Scontro tra Duvan Zapata e Gary Medel nella partita vinta dall'Atalanta sul Bologna. ANSA/PAOLO MAGNI

BERGAMO. – Che l’Atalanta, frenata sabato scorso a Verona in mezzo all’afa, abbia perso un po’ di smalto è indubbio, nervosismo a parte che porta Gasperini a litigare con Mihajlovic facendosi cacciare a una decina secca dall’intervallo. Ma la varietà di soluzioni della ritrovata seconda in classifica (74, nuovo primato societario, a 72 sull’Inter) le consente di passare lo stesso, semplicemente aggiungendo un attaccante puro come Muriel, caschetto protettivo dopo la caduta un martedì fa, che alla prima chance nitida la infila e buonanotte.

Quindicesimo risultato utile di fila, nuovo record, di cui 12 bottini pieni, mentre il Bologna, oltre che al montante di Barrow nel primo tempo, è ancora fermo all’impresa corsara con l’Inter del 5 luglio: dopo, 2 soli punti in 5 turni. Out Ilicic, Bani, Schouten e gli squalificati Hateboer e Dijks, i nerazzurri oppongono la formazione migliore con Pasalic preferito a Malinovskyi, mentre di là Medel e Svanberg fanno diga davanti alla difesa e Olsen nega a Orsolini il ruolo di secondo ex titolare di turno dopo Barrow, in panchina a San Siro col Milan la settimana scorsa.

L’antidoto di Mihajlovic allo start è il giropalla, intervallato qua e là da break sui due fronti. Vedi botta e risposta a spezzare la noia di un match bloccato tra 8′ e 9′: Zapata riceve da Pasalic impegnando Skorupski dal limite nella presa a terra, mentre Soriano da fuori chiama Gollini al volo in angolo a mezz’altezza.

Poco dopo, sul secondo corner a favore, Medel riprende la seconda palla concessa dalla difesa, ma sul suo tiro strozzato con Gollini a smanacciare in mischia c’è Danilo in fuorigioco. I bergamaschi ci provano da fermo, col croato a girare alto di testa in torsione il tracciante di Gomez da punizione da sinistra (14′), e su azione, anche se lo stesso capitano argentino (16′) allarga il diagonale del possibile vantaggio in asse con Pasalic e De Roon, bravo ad appoggiarlo dall’out destro.

Il fresco ex gambiano comunque è brioso e al ventesimo punta in velocità Toloi scaricando di poco a lato del primo palo prima dell’ingresso in area. I rossoblù tengono botta e al 27′ Soriano oltre il dischetto allunga la spaccata in ritardo sul cross a rientrare ancora di Barrow.

A questo punto sale di tono la formula a due suggeritori di Gasperini, che al 28′ cicca l’1-0 due volte in una manciata di secondi: Denswil strozza la girata di Zapata, trovato in corridoio dal suo numero 10, poi il riflesso dell’estremo bolognese sull’incursione di Pasalic in combinazione col colombiano.

Al 34′ Danilo salva su Pasalic, servito da Palomino al culmine di una laboriosa manovra di Zapata e Gomez, quindi Toloi a volo d’angelo mette a lato sul tiro dalla bandierina susseguente.

Il 35′ è il minuto del battibecco tra panchine, con Mihajlovic ammonito per aver detto al collega “Parla coi tuoi e non rompere” e il Gasp che si vede il giallo tramutato in rosso per un “Ma perché? Loro fanno caciara, cosa fai?” rivolto a La Penna.

Inizia una partita nella partita, certamente più tesa e accesa, con Barrow a cogliere la traversa su punizione (39′) appena sfiorata da Gollini e Muriel a rilevare Pasalic dopo la pausa portando a due le punte effettive. L’inerzia, adesso, ha un solo padrone.

Palacio (3′) inaugura la seconda metà con la botta alta, poi il primo acuto dell’ex Siviglia e Fiorentina (4′) che di sinistro chiama Skorupski alla sbracciata su allungo di Freuler e Zapata che sfiora coi tacchetti il pallone di Gomez (5′). Castagne ci tenta di mancino (centrale) su apertura del nuovo entrato, Toloi (8′) in caduta viene murato in fallo di fondo sulla sponda del centravanti.

Il secondo colombiano d’attacco dell’Atalanta duetta con Gomez (12′) che spara in Curva Sud; cinque giri di lancetta e, come contrappasso per l’erroraccio di di piattone sinistro al volo (17′) di Barrow su ammollo di Tomiyasu dopo il duetto con Soriano, ecco la zampata numero 18 di Muriel, a rimorchio del connazionale spalle alla porta, imbeccato a sua volta da Castagne.

I cambi impazzano: dentro Orsolini (altro ex nerazzurro), Sansone, Dominguez da una parte per Olsen, Barrow e Svanberg, Malinovskyi-Colley per Gomez-Zapata dall’altra. Al 23′ proprio il gambiano di casa appena entrato apre il piatto mancino in eccesso. Tomiyasu intanto si strappa e deve sostituirlo Mbaye, Skorupski (31′) allontana di pugno la scodellata su piazzato di Malinovskyi dalla sinistra.

Santander per Krejci (32′) è la mossa della disperazione per Miha, ma è Colley a sbagliare il bis tirando addosso all’uomo coi guanti. Si fa male anche Palomino e deve entrare Sutalo; Orsolini da posizione defilata (35′) non incrocia bene. Caldara rileva Djimsiti (41′), Danilo non trova lo specchio in torsione sul calcio franco da sinistra di Sansone (44′).

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