Zanardi trasferito in centro neuro-riabilitazione, segnali incoraggianti

Alex Zanardi in una foto d'archivio.
Alex Zanardi in una foto d'archivio. EPA/UWE ANSPACH

COSTA MASNAGA (LECCO). – Sarà lunga, quanto è ancora presto per dirlo. Intanto, però, è cominciata una nuova fase, quella della neuro-riabilitazione. E qualche segnale incoraggiante si vede nell’ennesima sfida di resistenza di Alex Zanardi, trasferito in mattinata in una clinica specializzata nel lecchese, dopo oltre un mese di ricovero all’ospedale di Siena, dove ha subito tre interventi chirurgici alla testa per provare a contenere i danni del drammatico incidente con la sua handbike del 19 giugno.

L’amato circuito di Monza, dove Zanardi a novembre, poco dopo il cinquantaquattresimo compleanno, avrebbe dovuto partecipare a una gara del campionato italiano Gran Turismo con la Bmw, è lontano meno di 20 chilometri da Villa Beretta, la clinica incastrata nel centro di Costa Masnaga (Lecco), sede per la riabilitazione specialistica dell’Ospedale Valduce di Como.

Intorno, all’ombra delle Prealpi, ci sono saliscendi percorsi ogni settimana da migliaia di appassionati in bicicletta. E qualcuno si ferma a chiedere notizie dell’ex pilota di Formula 1 che, dopo aver perso le gambe, negli anni ha conquistato il mondo con le sue imprese (quattro ori e due argenti paralimpici, e una sfilza di medaglie iridate) pedalando con le braccia il suo mezzo a tre ruote.

“E’ cosciente?”, si domandavano marito e moglie, tirando il fiato dopo una irta ascesa in mountain bike. “E’ cosciente un po’ si e un po’ no, a momenti. Speriamo, perché è un simbolo quell’uomo”, ha spiegato padre Luca, il cappellano di Villa Beretta, dopo aver riservato parole di conforto alla moglie di Zanardi, Daniela, e al figlio Niccolò, che si sono trasferiti in un albergo della zona e continuano ad alternarsi nella stanza, come previsto per i parenti dei pazienti per le restrizioni legate al Covid.

Segnali incoraggianti sono stati registrati, ma è ancora molto presto per fare previsioni, le condizioni restano gravi da un punto di vista neurologico, secondo i bollettini più recenti. Tecnicamente, in questi giorni si è concluso il programma di sedo-analgesia al quale il campione paralimpico era sottoposto nella Uoc anestesia e rianimazione Dea e dei trapianti dell’Ospedale di Siena.

“L’atleta ha trascorso oltre un mese nel nostro ospedale – ha spiegato il direttore generale dell’Aou Senese, Valtere Giovannini -: è stato sottoposto a tre delicati interventi chirurgici e ha mostrato un percorso di stabilità delle sue condizioni cliniche e dei parametri vitali che ha permesso la riduzione e sospensione della sedazione, e la conseguente possibilità di poter essere trasferito in una struttura per la necessaria neuro-riabilitazione”.

C’era l’ipotesi di una clinica estera, a Innsbruck in Austria, alla fine si è deciso per Villa Beretta centro di eccellenza, con un approccio alla riabilitazione a 360 gradi con programmi di diagnosi e cura personalizzati a cui contribuiscono anche esperti di neurologia, neurochirurgia, ortopedia, chirurgia plastica, urologia, pneumologia, cardiologia, dietologia, oltre a fisioterapisti, logopedisti, infermieri, assistenti sociali, psicologi, neuropsicologi, tecnici ortopedici e bioingegneri.

E’ difficile ancora dire quanto resterà ricoverato in questa clinica, dove in passato sono stati curati anche altri personaggi famosi, fra cui Bruno Arena, il comico dei Fichi d’India. La direzione sanitaria ha fatto sapere che non sono previsti bollettini medici quotidiani sulle condizioni dell’ex pilota, per volere della famiglia che ha chiesto massima riservatezza.

Chi sta vicino a Zanardi continua a sperare con forza, per l’andamento del decorso e dalla sua proverbiale energia: “Un modo per tornare a correre, lo troverà”.

(di Paolo Cappelleri/ANSA)

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