Alitalia con 70 aerei. Governo assicura zero esuberi

Tre aerei di Alitalia fermi sulla pista.
Tre aerei di Alitalia fermi sulla pista. (ANSA)

ROMA. – La nuova Alitalia prende forma: sarà, come previsto, più piccola, con una flotta iniziale di 70 aerei, ma poi potrà tornare a crescere, fino ad arrivare ad oltre 100 velivoli nel 2023 quando il traffico tornerà normale. Un ridimensionamento che preoccupa non poco i sindacati, che esprimono subito il loro dissenso e tornano a chiedere garanzie per l’occupazione. Immediate le rassicurazioni del Governo, che non solo smentisce l’ipotesi che ci possano essere 4 mila esuberi, ma assicura l’obiettivo che non ce ne sia nessuno.

Nel piano cui sta lavorando il nuovo management (l’a.d. Fabio Lazzerini e il presidente Francesco Caio) “esiste una dotazione iniziale con un range di 70 aerei che è il numero di quelli che servono oggi per volare”. L’indicazione arriva dal ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli che, interpellato su alcune indiscrezioni di stampa sulla bozza che sarebbe stata illustrata a Bruxelles, smentisce invece il numero relativo agli esuberi.

“Assolutamente no, non esistono i 4 mila esuberi”, dice chiaramente Patuanelli, spiegando che partire con 70 aerei (dagli attuali 113) “non significa 4 mila esuberi”: perché “non ci sono esuberi nel Piano che ha in testa il governo”, ci tiene a sottolineare il ministro che qualche giorno fa ha indicato l’obiettivo che la nuova Alitalia pubblica decolli tra ottobre e novembre.

I numeri sugli esuberi sono smentiti anche dalla ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli (“gli esuberi non potranno essere 4.000”), che puntualizza come il piano sia ancora in via di lavorazione: “sarà presentato non appena saranno definiti i dettagli”.

Sarà comunque un piano ‘modulare’, costruito sulla base delle previsioni delle organizzazioni internazionali e destinato ad adattarsi alle varie fasi di ripresa del mercato. In questo momento infatti, bisogna fare i conti con un settore fortemente azzoppato dalla crisi del Covid.

Il trasporto aereo “non è ancora ripartito come nel 2019, quando in questo Paese transitavano 191 milioni di passeggeri”, spiega De Micheli, facendo presente che oggi siamo ancora lontani da quei numeri: “quest’anno probabilmente arriveremo a un terzo”.

In questo contesto, per Alitalia “contiamo di assorbire più personale possibile in progressione, perché il piano modulare ci porterà, dalla seconda metà del 2022 in poi, ad avere molto più lungo raggio”, spiega la ministra. E poi, se è vero come dicono le stime che i voli incrementeranno nel 2022, si potrà “arrivare a oltre 100 aerei nel 2023 quando il traffico aereo tornerà normale”.

I primi numeri del piano, tuttavia, preoccupano i sindacati, che alzano subito la voce per dire no al ridimensionamento della compagnia. “Se le notizie apparse sulla stampa riguardo il nuovo assetto della newco Alitalia fossero confermate, diciamo subito che non ci trovano d’accordo”, affermano congiuntamente Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA:

“Questo è il momento di essere più coraggiosi e di investire guardando l’evoluzione del mercato a partire dal 2021, nel solco dell’obiettivo formulato insieme ai ministri competenti ed al Governo, tanto più che una compagnia di bandiera per poter vivere sul mercato deve avere una massa critica minima di 100 macchine”, ricordano i rappresentanti dei lavoratori, che temono soprattutto che la riduzione della flotta si traduca in una riduzione del personale.

“Per noi – sottolineano – non esistono esuberi di personale e le ipotesi circolate assomigliano curiosamente ai numeri apparsi nei documenti prodotti dall’advisor. I lavoratori dovranno essere tutti tutelati, senza escludere l’uso degli ammortizzatori sociali espansivi nella newco, nell’ottica della sua crescita”.

In allarme anche i piloti e assistenti di volo riuniti nella Federazione del trasporto aereo (Fnta), che vista l’importanza del dossier chiede che “vengano coinvolti tutti gli attori possibili nella definizione del piano industriale”.

(di Enrica Piovan/ANSA)

Lascia un commento