Lite Lega e M5s su Castelli. Crimi: “Attacchi nauseanti”

la viceministra dell'Economia, Laura Castelli,
La viceministra dell'Economia, Laura Castelli. ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA. – Non c’è tregua per Laura Castelli. Ad attaccare la viceministro dell’Economia, a 48 ore dalle sue dichiarazioni in tv sugli imprenditori in crisi che andrebbero aiutati a cambiare attività, sono ora 50 mila ristoratori. Lo fanno con una lettera aperta.

Tra i firmatari, lo chef stellato Gianfranco Vissani. “Ci hanno dato dei pigri, dei rivoluzionari, multati e adesso anche degli incapaci”, scrivono arrabbiati contro la “gogna mediatica” subita. E ricordano che la categoria “rappresenta il 13% del Pil italiano”.

Inutili insomma le smentite dell’esponente del Movimento 5 stelle, che nega i virgolettati a lei attribuiti dalla stampa. Solo fake news, si difende, rivelando in serata di aver ricevuto insulti e offese sui social e mostrandone alcuni. “Un attacco senza precedenti – denuncia su Facebook – alimentato da una campagna di disinformazione montata ad arte da quella parte di opposizione che racconta di voler collaborare, ma preferisce falsificare le mie parole”. Ma taglia corto: “Andiamo avanti”.

“Attacchi nauseanti di una “politica becera”, li definisce seccamente il capo politico Vito Crimi. Resta la protesta dei ristoratori: “Non abbiamo bisogno di aiuti per cambiare modo di fare le nostre attività”, scrivono piccati nella loro lettera. Chiedono invece “aiuti concreti e sufficienti a salvaguardare le nostre attività, disposti a fare ulteriori indebitamenti”. E rifiutano gli incentivi al lavoro agile: “Senza lavoratori, studenti e turisti migliaia di alberghi, musei e pubblici esercizi a breve abbasseranno le serrande per non rialzarle più”.

Con loro si schiera tutto il centrodestra. La Lega va oltre: dal suo tour in Puglia Matteo Salvini chiede le dimissioni della viceministro. E lo fa a modo suo. “Da ieri incontro ristoratori, baristi e albergatori che mi dicono: ‘Castelli è una cretina’. Hanno ragione”.

Parole che non vanno giù al collega della Castelli, il viceministro all’Economia Antonio Misiani del Pd, che le esprime solidarietà pubblicamente. “La cattiveria e il disprezzo che la destra populista riserva alle donne che sono al governo (a cui va la mia totale solidarietà) sono insopportabili, del tutto sproporzionati rispetto a ciò che viene rivolto ai pari grado di sesso maschile”.

Attorno alla grillina che contribuì a scrivere il contratto di governo con i leghisti, fa muro il Movimento. Che a quel punto accusa Salvini di alzare la voce contro di lei mentre tace sull’inchiesta sui fondi della Lega che coinvolgerebbe tre commercialisti vicini al partito.

“Noi siamo fieri della nostra squadra di governo, immagino che Salvini lo sarà altrettanto della squadra di commercialisti”, gli ricorda provocatoriamente il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi. Più diretto l’ex ministro Danilo Toninelli: “Salvini cerca disperatamente di distogliere l’attenzione, mentre continuano a emergere particolari agghiaccianti sull’indagine”.

(di Michela Suglia/ANSA)

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