Uccide la moglie e si spara alla testa nel Parmense

Un'autopattuglia dei Carabinieri.
Un'autopattuglia dei Carabinieri. (ANSA)

BORGO VAL DI TARO (PARMA). – Una storia matrimoniale ormai finita, liti continue segnalate anche dai vicini di casa e la scorsa notte il tragico epilogo con due colpi di fucile. Con il primo Franco Dellapina, agricoltore di 40 anni, ha ucciso la moglie Anastasia Rossi, infermiera di 35 anni, con il secondo si è tolto la vita.

Un omicidio-suicidio consumatosi nella palazzina dove i due abitavano nel quartiere San Rocco di Borgo Val di Taro, centro della montagna parmense. La tragedia molto probabilmente al culmine dell’ennesima discussione fra i due con il 40enne che ha imbracciato l’arma, un fucile da caccia regolarmente detenuto, ed ha fatto fuoco sulla donna ferendola mortalmente al petto, poi il colpo contro di sé sparato alla testa. Lasciano un figlio adolescente.

A scoprire la tragedia il fratello di lui. Questa mattina ha più volte provato a chiamare il 40enne al cellulare e, dopo l’ennesimo tentativo fallito, ha deciso di andare direttamente a casa per capire cosa stesse davvero succedendo. Entrato nell’appartamento ha scoperto i corpi ormai senza vita riversi a terra ed ha dato l’allarme.

Sul posto, oltre a 118 e vigili del fuoco, sono giunti i carabinieri con il pm Paola Dal Monte. La Procura della Repubblica di Parma ha aperto un fascicolo di inchiesta ma i tratti della vicenda sono ormai delineati. Sul luogo della tragedia anche gli uomini del Ris di Parma per i rilievi.

Franco Dellapina, agricoltore con la passione della caccia (per questo in casa aveva alcuni fucili), e Anastasia Rossi, infermiera del locale Ospedale di Santa Maria, erano sposati da molti anni ma il legame si era deteriorato ed avevano iniziato il percorso per la separazione anche se continuavano ad abitare assieme.

“Purtroppo i litigi erano diventati frequenti. Li sentivamo e di fatto sapevamo che erano separati in casa – spiega una vicina dei due coniugi scomparsi -. Lei era una brava ragazza, molto impegnata in ospedale e tutti la apprezzavamo per il suo modo di fare, aveva sempre un sorriso per tutti. Lui invece lavorava come boscaiolo. Era spesso in giro a cacciare ma non avremmo mai pensato ad una fine così terribile. Siamo tutti sconvolti, soprattutto per il loro bambino rimasto ora senza mamma e papà”.

I due infatti avevano un figlio, 13enne, che al momento della tragedia non era in casa, visto che ieri aveva deciso di passare la notte nell’abitazione dei nonni.

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