Boom sequestri cocaina: 8,3 tonnellate nel 2019, più 127%

Sequestro cocaina: Agenti della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) in azione
Sequestro cocaina: Agenti della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) in azione. (ANSA)

ROMA. – E’ boom del consumo di cocaina in Italia: nonostante i sequestri di droga abbiano fatto segnare complessivamente una flessione del 55% nel 2019, quelli di coca sono aumentati del 127% rispetto al 2018, con 8,3 tonnellate di polvere bianca tolte dal mercato rispetto alle 3,6 dell’anno precedente.

L’allarme è contenuto nella Relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nella quale si evidenziano anche altri due aspetti che preoccupano gli investigatori: la crescita, per il terzo anno consecutivo, dei morti per overdose e l’aumento del consumo di droghe sintetiche, soprattutto tra i più giovani.

La Relazione evidenzia come nel 2019 le operazioni antidroga siano rimaste sostanzialmente invariate (25.900 circa contro le 25.700) mentre il totale dei sequestri è sceso da 123 tonnellate del 2018 a 55 dell’anno scorso (-55,66%). Un calo dovuto al crollo dei sequestri di eroina (-37,06%), hashish (-73%), marijuana (-39,83%) e piante di cannabis (-57,37%).

“Gli approfondimenti – dice la relazione – diranno se più che una vera e propria inversione di tendenza, ci si trovi di fronte ad una rimodulazione delle rotte e delle strategie operative dei trafficanti”. Discorsi che non valgono per la cocaina: 8.841 operazioni antidroga (+9,39%) hanno portato all’arresto di 10.224 persone e al sequestro record di 8,3 tonnellate, con quelli più significativi che sono stati fatti nei porti di Genova, a gennaio (2 tnl) e Gioia Tauro a novembre (1,1 tnl).

“La diffusione della cocaina – dice il direttore dell’Antidroga Giuseppe Cucchiara – rappresenta un fenomeno in netta e vertiginosa crescita e sempre di più il principale business dei maggiori sodalizi criminali nazionali e internazionali”. In crescita anche i sequestri di droghe sintetiche, passati dalle 26.500 dosi del 2018 alle 52mila del 2019, con un incremento del +95,62%, e da 77 kg a 102 kg in polvere (+32,16%).

Pure se si tratta ancora di piccoli quantitativi, avvertono gli esperti, l’incremento “conferma la crescente diffusione di questo tipo di psicotropi sopratutto tra i più giovani”. Non solo: il rischio sempre più concreto è che “già nei prossimi anni dovremo fare i conti con questo fenomeno e con le sue insidiose modalità di implementazione dell’offerta: ordini telematici e transazioni via web che utilizzano per recapitare la droga il sistema delle spedizioni postali nell’era dell’e-commerce”.

Ci sono poi le nuove droghe, sottratte ai controlli perché non ricomprese nelle tabelle internazionali. Nel 2019 il sistema di allertamento del Dipartimento delle Politiche antidroga ne ha individuate 15. “E’ necessario tenere alta l’attenzione per evitare di essere colti di sorpresa da fenomeni che per alcuni stati oltreoceano rappresentano ormai una vera e propria emergenza per la salute pubblica”.

L’altro elemento che preoccupa è l’aumento dei morti per overdose: da 336 a 373 (+11,01%). I livelli di mortalità più alta si riscontano negli uomini (322, l’86,33%) e nella fascia d’età tra i 25 e i 40 anni. “L’andamento in atto è un fenomeno estremamente preoccupante – dicono gli investigatori – sul quale gli esperti delle diverse discipline dovranno continuare ad interrogarsi per individuare le cause e porre un argine non solo sul piano della repressione del traffico e dello spaccio”.

Quanto alle denunce, sono state 34.914 (-2,93%) nel 2019 e di queste circa un terzo (13.775 persone pari il 39,45%) sono stranieri, nella maggior parte dei casi “manovalanza” cui spetta lo spaccio nelle piazze di città e paesi. In crescita anche il numero dei minori segnalati all’autorità giudiziaria: sono 1.281 (528 dei quali arrestati), pari al 3,67% del totale delle denunce, con un incremento dello 0,16% rispetto al 2018.

Lascia un commento