Aneddoti olimpici: Fanny Durack, la prima nuotatrice che vinse una medaglia

Durack é passata alla storia come la prima nuotatrice che ha vinto l'oro. foto Getty Images

CARACAS – Nell’Antica Grecia l’attività sportiva era generalmente riservata ai maschi, di rango aristocratico e fisicamente perfetti. Conseguentemente le Olimpiadi, celebrate ogni quattro anni dal 776 a.C. al 393 d.C., prevedevano una partecipazione limitata ai cittadini greci liberi di sesso maschile.

Gli atleti si recavano a Olimpia e durante la celebrazione dei giochi si proclamava una ekecheiria, una tregua generale per favorire la partecipazione. Le donne non potevano assistere alle gare e tanto meno parteciparvi. Gli atleti gareggiavano completamente nudi.

A titolo di curiosità, possiamo ricordare un aneddoto: dopo che una madre era riuscita ad assistere alla competizione del figlio travestendosi da uomo e facendosi passare per allenatore, fu imposto anche agli allenatori di assistere alle gare nudi.

I pregiudizi di molti e di Pierre de Coubertin, il padre dei Giochi Olimpici moderni che bandiva le donne: “La partecipazione femminile sarebbe poco pratica, priva di interesse, scorretta e antiestetica”, si sono mantenuti per molti anni.

La prima svolta arrivò ai Giochi del 1912, a Stoccolma, quando le donne furono ammesse anche alle competizioni di nuoto: l’australiana Fanny Durack vinse i 100 m stile libero (con lo stesso tempo realizzato ad Atene nel 1896 dalla medaglia d’oro maschile). Dopo la I Guerra Mondiale, ad Anversa, nel 1920, le atlete parteciparono per la prima volta in forma ufficiale alle Olimpiadi.

In precedenza, le donne avevano partecipato in alcune prove dei Giochi Olimpici, ma non in maniera ufficiale.

(di Fiorvante De Simone)

Lascia un commento