Coronavirus: altri 171 morti in Gran Bretagna, totale a 43.000

Passeggeri con mascherine nel metro di Londra.
Passeggeri con mascherine nel metro di Londra. (ANSA/EPA/ANDY RAIN)

LONDRA. – Risalgono a 171 i morti per coronavirus censiti nelle 24 ore nel Regno Unito, con il recupero di una parte dei dati non raccolti in un primo tempo del weekend.

Secondo il conteggio odierno del ministero della Sanità, reso noto nella conferenza stampa di giornata a Downing Street dal premier Boris Johnson: conferenza stampa che d’ora in poi non sarà più quotidiana sullo sfondo del miglioramento della situazione epidemica, è stato precisato in serata, e si svolgerà solo in occasioni di notizie o svolte “significative”.

Il totale delle vittime certificate col tampone sale intanto a 42.927, mentre i contagi quotidiani diagnosticati scendono sotto quota mille per il secondo giorno di fila, al minimo di 874 in 24 ore fino a 306.210; e i test superano gli 8,3 milioni con un picco di 237.142 da ieri.

Johnson ha quindi confermato l’annuncio fatto in Parlamento su un ulteriore alleggerimento del lockdown dal 4 luglio con la riapertura di cinema, musei, hotel, ristoranti, parrucchieri e pub, e la riduzione del distanziamento da 2 metri a 1.

Si tratta d’un passo verso “la fine dell’ibernazione” del Paese, ha detto il premier plaudendo alla disciplina mostrata in questi 3 mesi dalla popolazione, ma rimarcando che il virus non è scomparso. E che il governo resta pronto a reintrodurre restrizioni se necessario.

Lascia un commento