Conte alla prova dei fatti, sulle semplificazioni rischio rinvio

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto alla cerimonia di ringraziamento dei medici e infermieri della Task force della Protezione Civile. (Ufficio Stampa Palazzo Chigi)

ROMA. – La stretta sul dl semplificazioni, il nodo Autostrade, la prospettiva, a breve termine, di un nuovo scostamento di bilancio: per Giuseppe Conte, la strada che parte dagli Stati Generali di Villa Pamphilj comincia in salita. Il capo del governo si appresta ad affrontare una settimana in cui, a contare, sarà soprattutto il lavoro sotterraneo di tessitura tra varie anime della maggioranza.

Anime agitate, sia per le questioni interne ai partiti (vedi il dibattito apertosi sulla segreteria di Nicola Zingaretti), sia per la prospettiva di correre divisi nella gran parte delle Regioni a settembre. E poi ci sono i dossier, tutt’altro che semplici. Tanto che due diverse fonti di governo prevedono che il Cdm sul dl semplificazioni non si terrà prima dell’inizio della settimana prossima.

Il premier, per placare le fibrillazioni nella maggioranza, è chiamato ad un’accelerazione. Ma deve anche muoversi con equilibrio, cercando di destreggiarsi tra Iv, Leu, le correnti Pd e le tante anime dei Cinque Stelle. Non a caso, l’asse che il premier ribadisce con Beppe Grillo nell’intervista a Ilfattoquotidiano.it non passa inosservato nel Movimento.

Conte sostiene esplicitamente – seppur con la prudenza richiesta dal suo ruolo – la tesi del Garante M5S su una rete unica di fibra ottica nazionale, con una partecipazione dello Stato. Ma diversi, nel Movimento, danno un’interpretazione “estensiva” dell’asse tra il fondatore e il premier.

“Grillo è il principale sponsor di Conte premier, e lui lo sa”, confida una fonte pentastellata di alto rango. Ma le fibrillazioni del M5S non finiscono qui. L’atteggiamento del premier su Aspi continua a insinuare dubbi. A diversi esponenti del M5S non è piaciuta la frase con cui il premier ha sottolineato di essere pronto a decidere sollecitando, al tempo stesso, i ministri competenti a portare le proprie proposte.

“Il dossier è sul tavolo di Palazzo Chigi da mesi, l’avvocatura dello Stato ha espresso il suo parere e noi siamo pronti ad attuare il nostro schema”, sottolinea una fonte governativa del Movimento. Movimento che, in vista dell’approdo del Mes e del pacchetto di aiuti Ue alle Camere, si aspetta che il premier sposi la linea pentastellata sull’altro dossier “caldo” dell’estate, quello proprio relativo al futuro dei Benetton in Aspi.

Per Conte, in settimana, potrebbero essere previsti in agenda diversi vertici delicati: su Aspi, sul dl semplificazioni e, probabilmente, anche sull’ormai certo nuovo scostamento di bilancio. “Mettere al sicuro i Comuni, finanziare la riapertura delle scuole in sicurezza, rifinanziare il fondo di garanzia per le Pmi, intervenire ancora sulla filiera del turismo e provare a tagliare una parte di quelle tasse che abbiamo rinviato a settembre: per fare tutto questo servirà un nuovo scostamento di circa 10 miliardi”, avverte la vice ministro al Mef Laura Castelli, tra le prime, tra l’altro, a proporre un taglio “selettivo” dell’Iva, rilanciato anche oggi dal premier.

Il rischio, tuttavia, è che lo scostamento sia superiore ai dieci miliardi. E, visti i numeri del Senato, non è escluso che il governo abbia bisogno di qualche assenza strategica nell’opposizione per far passare il nuovo deficit, che necessita della maggioranza assoluta.

Il premier ostenta tranquillità. Progetta modifiche che “circoscrivano”, senza abolirlo l’abuso di ufficio. Apre, con prudenza – in vista del vertice a Palazzo Chigi al quale il centrodestra si presenterà unito – alle opposizioni sull’emissione di bond perpetui e rilancia l’obiettivo di un’Alta Velocità che colleghi le dorsali meridionali dell’Italia.

A luglio “ci saranno due livelli di interventi, quello delle misure immediate e quello del piano rilancio”, spiega Conte, consapevole dell’importanza di avere un “draft” di progetti per la ripresa post-Covid prima del Consiglio Ue sul Recovery Fund di metà luglio.

(di Michele Esposito/ANSA)

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