Basket: niente divorzio, Pozzecco resta a Sassari

Il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara.
Il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara. (ANSA)

SASSARI.  – “Gianmarco Pozzecco resta l’allenatore della Dinamo”. A rimettere in ordine i pezzi del giallo che ha agitato la tifoseria sassarese e il mondo del basket sono i diretti interessati: Stefano Sardara, presidente del club biancoblu, e Gianmarco Pozzecco, coach dei sassaresi.

Poz confermato, dunque. Il finale a sorpresa si è consumato in una videoconferenza stampa congiunta dei due, uno accanto all’altro nella club house societaria.

Nessuna rottura, nessuna separazione, nessuna divergenza di mercato. Discussioni sì, tante, come è normale e scontato quando a confrontarsi sono due caratteri forti. Litigi anche, ma nessun divorzio né piatti che volano, che nell’immaginario precedono l’incontro con un buon divorzista.

Per chiarire il suo stato d’animo, senza che la sua permanenza appaia come la ricucitura di uno strappo che non c’è, Pozzecco scomoda lo sportivo sardo d’adozione per eccellenza: “Capisco cosa ha spinto Gigi Riva a fare certe scelte”, è la dichiarazione d’amore, pur accompagnata da una spolverata di sano realismo.

“Abbiamo due caratteri forti, litighiamo spesso, viviamo il basket visceralmente, succederà che ci separeremo – dichiara Pozzecco – ma ora non se ne stava discutendo”.

Sardara è ancora più chiaro, per lui il cancan delle ultime 24 ore è stata “una torcida di cazzate”. I due sono infastiditi dalle tante voci uscite. “Ci siamo seduti a riflettere, dall’inizio avevamo promesso di farlo ciclicamente – spiega Sardara – non abbiamo nascosto che ci fosse un confronto per verificare le condizioni per proseguire insieme, ma non stava succedendo niente – prosegue – per fortuna il rapporto tra noi è quello che è, altrimenti questa cosa avrebbe potuto rovinare tutto”.

Per lui “bisogna rispettare il lavoro, senza cercare retroscena, con responsabilità per quel che si dice e si fa”. Anche il Poz è irritato. “Si è fatto a gara per dare una noticia senza verificare se fosse vera”, dice.

Entrambi sono certi di una cosa. “Da questa vicenda la Dinamo uscirà più forte”, assicurano presidente e allenatore, la cui amicizia anche personale è stata data al capolinea, come il progetto sportivo che in sedici mesi ha portato il primo trionfo europeo della Dinamo, una Supercoppa italiana, una finale scudetto e il secondo posto al termine della stagione chiusa in anticipo per via della pandemia.

(di Gian Mario Sias/ANSA)

Lascia un commento