Coppa Italia anticipa, Figc vara Fondo salva-calcio

I giocatori del Torino Nikolas N'Koulou e Koffi Djidji , con il volto coperto da una mascherina sanitaria, al suo arrivo allo stadio Filadelfia
I giocatori del Torino Nikolas N'Koulou e Koffi Djidji , con il volto coperto da una mascherina sanitaria, al suo arrivo allo stadio Filadelfia che ha riaperto questa mattina i cancelli per accogliere i giocatori del Torino che hanno iniziato gli allenamenti individuali, Torino , 8 maggio 2020. ANSA/ EDOARDO SISMONDI

ROMA. – Fischio d’inizio il 12 giugno con la prima semifinale di Coppa Italia.É’ arrivato l’ok del governo all’anticipo di un giorno sulla tabella di marcia e il conto alla rovescia per il calcio si fa sempre più corto. E intanto, mentre si lavora per mettere a punto la migliore formula per ricominciare in sicurezza il campionato, la Figc vara un piano straordinario con un Fondo Salva Calcio per un ammontare complessivo di 21 milioni e 700 mila euro in favore delle categorie inferiori alla Serie A.

Un intervento “senza precedenti” esulta il n.1 di via Allegri, Gabriele Gravina che in serata incassa anche l’ufficializzazione da parte del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, dell’anticipo della semifinale di Coppa, Juventus-Milan: “Avevo chiesto che si potesse ripartire con la Coppa Italia, con le tre partite in chiaro sulla Rai. Le due semifinali sono state anticipate per consentire poi un calendario fitto” l’annuncio del ministro.

Con il traguardo sempre più vicino, la Figc ha intanto varato con il consiglio di presidenza l’iniziativa che mira ad aiutare club, calciatori e calciatrici e tecnici di Serie B, C, Dilettanti e calcio femminile: “Una grande assunzione di responsabilità che la Figc prende in favore del sistema calcio nel suo complesso. Si tratta di uno stanziamento diretto la cui entità fungerà sicuramente da volano per la ripresa” dice Gravina.

Tra i provvedimenti, fino a 3 milioni di euro ai calciatori e altrettanti ai tecnici e ai preparatori attraverso il riconoscimento di un contributo unico al Fondo di Solidarietà: “Un dato molto importante – riferisce il vicepresidente dell’Assocalciatori Umberto Calcagno – finalmente abbiamo tradotto all’atto pratico lo stanziamento di 6 milioni da parte della Figc, ai quali va aggiunto il milione da noi già deliberato”.

Quanto alla ripresa del campionato la formula playoff-playout appare congelata: in caso di stop and go (ovvero di una sospensione non definitiva) la decisione verrebbe presa con un consiglio urgente, mentre con la chiusura si dovrebbe procederé con l’algoritmo (sostanzialmente il piano C) che vuole la Serie A e sarà presentato all’assemblea di Lega di domani prima dell’approvazione al consiglio dell’8 giugno.

“Stiamo laborando di fantasia…”, ha ironizzato il presidente Gravina. Il sistema prevede una proiezione sulla base della media punti in casa e in trasferta maturata al momento di un eventuale nuovo stop al campionato. Un metodo per avere una classifica definitiva il più oggettiva possibile. “L’algoritmo è una cosa quasi irreprensibile ma l’importante è finire”, ha osservato il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, dicendosi sicuro: “Gli arbitri? Si stanno preparando alla ripartenza”.

E il ritorno per i fischietti avanza senza intoppi: i tamponi per gli arbitri di A e B sono risultati tutti negativi. Nel mezzo si posiziona la Serie B, che ripartirà il 17 giugno con il recupero e attende una risposta dalla Figc alla lettera di chiarimenti sull’algoritmo inviata dal presidente Mauro Balata lo scorso 28 maggio. L’auspicio ddel n.1 dei cadetti riguarda “la possibile decisione di dimezzare la quarantena”, spiega: “Chiaro che se continuerà il trend positivo, come tutti auspichiamo, immaginiamo che ci potrà essere anche un alleggerimento. Noi comunque ripartiamo con la speranza di finire il campionato”.

“Mi auguro prevalga il merito sportivo”, dice Claudio Lotito a margine della riunione in Figc. Stato d’animo opposto invece per il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, l’ultimo a lasciare gli uffici di via Allegri, ancora in aperto tumulto sul fronte della ripresa con i play off e play out. Per la A invece un’altra certezza, il 12 in campo.

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