Fine lockdown e nuovi stimoli accendono mercati

Un cittadino passa davanti a uno schermo che riporta l'andamento del giorno della borsa di New York e Shangai. in Tokyo.
Un cittadino passa davanti a uno schermo che riporta l'andamento del giorno della borsa di New York e Shangai. in Tokyo. (ANSA-EPA/KIMIMASA MAYAMA)

MILANO.  – Le tensioni sociali che attraversano gli Stati Uniti per ora non spaventano i mercati che preferiscono festeggiare la ripartenza dopo il lockdown, guardare alle misure di stimolo che i vari Governi mettono in campo e reagiscono al rialzo del prezzo del petrolio.

Gli indici si portano sui massimi da marzo, con lo Stoxx Europe 600 che guadagna l’1,6% facendo leva sui titoli dell’energia, immobiliari e tecnologici ma anche riscoprendo i finanziari.

Nella prima parte della seduta era il settore energia a trainare gli indici, con il petrolio in rialzo (wti sopra 36 dollari e brent sopra 39 dollari, poi a New York le quotazioni hanno continuato a salire dell’1,78% a 36,04 dollari al barile) guardando al prossimo vertice dell’Opec+ che sta valutando la possibilità di prolungare gli attuali tagli della produzione per almeno un mese e fino ad un massimo di tre mesi.

Francoforte è la migliore (+3,75%), riparte con slancio dopo una giornata di festività e punta su Lufthansa (+3%) dopo che il consiglio di sorveglianza del gruppo ha accettato le condizioni della Commissione Ue sul salvataggio della compagnia da parte dello stato.

Parigi segue a ruota (+2%)  anche se il suo ministro delle finanze dichiara che la Francia subirà una recessione più profonda del previsto. Solo Londra resta cauta (+0,89%). Anche Milano (+2,42%) si distingue con Eni (+5,17% a 8,77 euro) Regina del listino. Sugli scudi troviamo anche Unipol (+5,92% a 3,36 euro), Buzzi Unicem (+4,24% a 18,82 euro) e Leonardo (+4,36% a 6,17 euro).

Ancora bene Mediobanca (+2,16% a 6,44 euro) che consolida il guadagno della vigilia con Del Vecchio che prepara la scalata, notificando a Bankitalia e Bce l’intenzione di salire al 20%. L’obiettivo finale delle mosse del patron di Luxottica sarebbe Generali e il titolo del Leone guadagna il 3,03% a 13,28 euro. Resta aperta la partita tra Intesa Sanpaolo (+2,85% a 1,63 euro) e Ubi (+3,11% a 2,68 euro).

“Il consolidamento è un processo giusto a livello europeo e italiano, a patto che la concentrazione non limiti la concorrenza. Altrimenti sarebbe un fenomeno negativo per imprese e famiglie” sottolinea la presidente di Ubi, Letizia Moratti, intervistata sul post Covid, in relazione all’Ops. Prende fiato Cattolica (-0,23% a 3,4 euro) dopo il crollo seguito all’annuncio di un piano di rafforzamento, come richiesto dall’Ivass che vorrebbe un aumento di capitale da 500 milioni entro fine settembre.  Bene come tutti gli automobilistici in Europa anche Fca (+1,4% a 8,34 euro) e Pirelli (+1,3% a 4,08 euro).

“Gli investitori rimangono concentrati sulla riapertura del business globale, sul fatto che il numero di nuovi casi Covid rimanga stabile quando le economie riprendono a funzionare e, naturalmente, il massiccio sostegno fiscale e monetario da parte delle banche centrali e dei governi” commenta un analista.

Intanto la Banca centrale europea fa il punto sul programma di acquisto di titoli di Stato lanciato per far fronte ai rischi della pandemia. In soccorso dell’Italia ha acquistato 37,4 miliardi di euro di debito ma è ai tedeschi che è andata la fetta più consistente nei primi due mesi con 46,74 miliardi su un totale complessivo di spesa di 234,665 miliardi.

(di Sara Bonifazio/ANSA)

Lascia un commento