CARACAS – Il calcio ai tempi de Covid-19? Porte chiuse e stadi virtuali. Sono tante le trovate delle squadre per non far sentire ai giocatori la mancanza de propri supporter: chi sistema cartonati o manichini in tribuna, o chi fa mosaici con le magliette delle squadre, ma anche chi sostituisce i propri tifosi con delle bambole gonfiabili com’é accaduto alcuni giorni fa a Seoul.
In Danimarca, al Ceres Stadium, per il match di Superliga Agf-Randers dell’Aarhus, ci sarà posto per i tifosi nonostante la gara si disputi a porte chiuse. Voi vi chiederete com’è possibile? Il club di casa ha installato allo stadio una serie di maxi-schermi a cui si collegheranno i tifosi attraverso l’app Zoom per far sentire ai giocatori la propria presenza.
“Non appena la partita comincia, sarete raccolti nella stessa sezione di cui avete preso il tagliando – spiega il club – Ci saranno 22 sezioni tra cui scegliere, come se fosse un normale stadio di calcio; così ci saranno anche i settori per i tifosi ospiti e quelli neutrali. L’iniziativa vedrà l’installazione di diversi schermi allo stadio, dove i tifosi vedranno la partita dalla loro tribuna virtuale”.
Stando da quanto riferito dal club il boato è riprodotto da altoparlanti e le espressioni di gioia sono composte dai pixel di uno schermo.
A chi ha voluto tifare da remoto è bastato prenotarlo tramite il sito dell’Aarhus che vuole ripetere l’iniziativa anche per la prossima partita. Nel comunicato della squadra si legge: “E’ possibile selezionare il numero di biglietti e scegliere il posto così come si farebbe con una partita pre-pandemia. I tifosi sembrano aver gradito come dimostrano i 10.000 biglietti assegnati considerato che più persone in questo modo possono avere accesso alla partita, si stima che gli spettatori effettivi siano stati circa 30.000”.
Ma tutti gli amanti della palla a chiazze sperano di poter incitare la propria squadra dal vivo sulle gradinate dello stadio.
(di Fioravante De Simone)
