Il Piemonte mette l’obbligo di mascherine all’aperto

La folla in attesa del sorvolo di Torino da parte della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori.
La folla in attesa del sorvolo di Torino da parte della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. ANSA/ EDOARDO SISMONDI

TORINO. – Mascherine anche all’aperto nei luoghi pubblici in tutti centri abitati e nelle aree commerciali del Piemonte nel lungo ponte del 2 giugno. Dopo la preoccupazione creata dagli assembramenti per la movida e, lunedì, per il passaggio sul centro di Torino delle Frecce Tricolori, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha firmato questa sera l’ordinanza che impone l’uso dei dispositivi di protezione sul viso.

La norma vale dal 29 maggio, venerdì, alla mezzanotte del 2 giugno, un weekend allungato che è il primo ponte ‘libero’ dopo la fine del lockdown che aveva costretto tutti a restare a casa nelle feste pasquali, per il 25 aprile e il primo maggio.

Una decisione presa “di concerto con le Prefetture – spiega Cirio -. Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi con la movida e durante il passaggio delle Frecce Tricolori, abbiamo ritenuto necessario un irrigidimento delle norme di uso della mascherina all’aperto.

Una precauzione per non vanificare questi mesi di sacrificio e per ricordare a ognuno di noi che, oggi più che mai, i nostri comportamenti sono fondamentali per impedire alla curva del contagio di tornare a crescere”. La mascherina – precisa la Regione – non sarà obbligatoria per chi pratica attività sportiva o motoria, per i bambini fino a 6 anni, per chi ha forme di disabilità o patologie “non compatibili con l’uso continuativo di dispositivi di protezione individuale”.

Nel caso di ristoranti e bar, che in Piemonte hanno riaperto l’attività completa solo sabato scorso, “continuano a essere valide le prescrizioni previste dalle linee guida del Protocollo nazionale siglato tra Regioni e Governo. Pertanto l’uso della mascherina non è obbligatorio – precisa la Regione – per chi siede ai tavoli di un locale, sia all’interno che all’esterno nei dehors”.

Nel primo sabato di riapertura a Torino si era creato qualche assembramento sopratutto lungo il Po, ma a indicare la necessità di una norma più severa è stato soprattutto l’affollamento nel centro cittadino per il sorvolo delle Frecce Tricolori.

Nel lungo ponte di inizio estate, pur non essendoci manifestazioni, c’è il rischio che il distanziamento tra le persone sia molto difficile da rispettare: “Laddove l’assembramento rischia di diventare inevitabile – spiega Cirio – è opportuno intervenire con l’utilizzo della mascherina. Lo facciamo specificatamente su questo ponte lungo del due giugno”. Un provvedimento “finalizzato a impedire che si possano realizzare situazioni rischiose nelle grandi città”.

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