Stop megabollette, prescrizione per gas, luce, acqua

Bollette dell'Enel.
Bollette dell'Enel. (ANSA)

ROMA. – Stop alle megabollette con conguagli a 4 cifre: i gestori di servizi di gas, luce ed acqua potranno richiedere consumi pregressi solo per i due anni precedenti e dovranno informare gli utenti di questa possibilità di prescrizione. Inoltre non sarà più a carico degli utenti la “prova” di aver o meno consentito l’accesso ai tecnici per le letture.

La novità, introdotta dalla Legge di bilancio 2020, viene oggi integrata da Arera, l’Autorità per l’Energia, adeguando l’informativa ai clienti e agli utenti che venditori e gestori devono inserire all’interno delle fatture, anche in caso di procedure di messa in mora collegate, nonché in caso di risposta ai reclami scritti dei clienti e degli utenti in merito.

In pratica, con effetto dallo scorso primo gennaio,  i clienti di energia e gas e gli utenti del servizio idrico integrato, appartenenti alle tipologie indicate dalla legge e dalla regolazione vigente, possono “in ogni caso” eccepire la prescrizione per importi fatturati relativi ai consumi più vecchi di 2 anni.

Può accadere, ad esempio, che nel caso di un cambio contatore la società chieda poi un conguaglio dei consumi degli anni precedenti: non potrà più farlo se non per i due anni precedenti. Quindi, dopo le nuove norme, fino al 2018.

Non solo: l’utente non sarà tenuto a fornire alcuna “prova”. Prima della novità spesso le società opponevano invece di non poter prescrivere i consumi perchè nell’impossibilità di fare la lettura del contatore (a causa dell’assenza dell’utente soprattutto quando non si tratta di misuratori condominiali e quindi accessibili).

“Prima della novità normativa introdotta dalla Legge di bilancio 2020, – spiega Arera – la prescrizione per i consumi relativi a periodi superiori ai 2 anni veniva esclusa nei casi in cui la mancata o erronea rilevazione dei relativi dati derivasse da un’accertata responsabilità dell’utente.

Per garantire la trasparenza, i venditori e i gestori erano già tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni oppure – in alternativa – ad evidenziare tali importi in modo chiaro e comprensibile all’interno di fatture che contenessero anche importi non prescrivibili.

I venditori e i gestori sono tenuti, in ogni caso, ad informare i clienti e gli utenti della possibilità di eccepire gli importi più vecchi di due anni, fornendo un modulo che faciliti la comunicazione della volontà di eccepire la prescrizione (da rendere disponibile anche su sito internet e negli sportelli al pubblico) e i recapiti cui inviare la richiesta.

Soddisfatti i consumatori: “Ora il cliente dovrà poter far valere i suoi diritti anche solo ricorrendo alla gestione stragiudiziale, come quelle svolte dalle associazioni di consumatori, sia tramite reclami che attraverso le conciliazioni paritetiche o il Servizio Conciliazioni di Arera”.

Lascia un commento