Ny riapre Wall Street ma i casi salgono in 18 Stati Usa

Un operatore finanziario alla borsa di New York.
Un operatore finanziario alla borsa di New York. (ANSA/EPA)

WASHINGTON.  – La grande ammucchiata: spiagge sovraffollate dalla Florida alla California, neanche un fazzoletto di prato libero al Central Park, piscine stracolme di giovani e lattine di birra come ad ogni “pool party” che si rispetti.  E soprattutto giardini di casa e spazi verdi presi d’assalto per il primo barbecue dell’anno.

Sono molte delle immagini del weekend del Memorial Day negli Stati Uniti, quello che tradizionalmente dà il via ufficiale alla bella stagione. Anche se il lungo ponte di quest’anno si è svolto nel pieno di una pandemia che conta oltre 1,6 milioni di persone contagiate e quasi 100 mila morti.

Ma, come in Europa, la voglia degli americani di tornare alla normalità è tanta, incoraggiati da un presidente, Donald Trump, che spinge per la riapertura totale ed immediata dell’intero Paese. Del resto il quadro generale da qualche giorno sembra migliorare, soprattutto in quella New York che finora è stata l’epicentro in termini di contagi e di vittime.  Queste ultime sono scese a 73 nella giornata di lunedì, il dato più basso dall’inizio della crisi sanitaria.

Così la Grande Mela si prepara a ripartire, e intanto dopo due mesi ha riaperto il floor di Wall Street. Una ripartenza, quella del New York Stock Exchange, altamente simbolica, perché riavviare il motore del capitalismo mondiale può essere un’iniezione di speranza e di fiducia.

Così gli investitori brindano, i principali indici di Borsa corrono e Trump esulta: ora, ha twittato, gli Stati americani “dovrebbero aprire il prima possibile. La transizione verso una nuova era di splendore è iniziata. Ci saranno alti e bassi, ma il prossimo anno sarà uno dei migliori di sempre”.

La realtà però è anche quella fotografata dai dati che indicano come in almeno 18 Stati Usa il numero di contagiati negli ultimi giorni sia salito, dall’Alabama all’Arkansas, dalla California alla Georgia. Un’escalation che sembra coincidere proprio con l’allentamento delle restrizioni e che fa temeré l’arrivo di quel secondo picco all’interno della prima ondata di contagi, così come ipotizzato da alcuni esperti americani e anche dai vertici dell’Oms.

Intanto tra Donald Trump e Joe Biden va in scena una sfida tutta particolare: quella tra un presidente che continua a rifiutare di apparire in pubblico con la mascherina e l’ex vicepresidente candidato alla Casa Bianca che alla sua prima uscita in due mesi ne indossava una total black, insieme alla moglie Jill.

Il tycoon non ha perso l’occasione di ritwittare, ironicamente, un primo piano del suo rivale “mascherato”: “Questo può aiutare a spiegare perché a Trump non piace metterla”.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)

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