Calcio: Lotito e stipendi Zarate, Figc indaga

Il presidente della Lazio Claudio Lotito intervistato da Emilio Buttaro per "La Voce d'Italia"
Il presidente della Lazio Claudio Lotito intervistato da Emilio Buttaro per "La Voce d'Italia". Immagione d'archivio.

ROMA.  – É finita sul tavolo del procuratore della Federcalcio, Giuseppe Chinè, l’anticipazione dell’inchiesta de “Le Iene” sul caso Zarate, con l’agente nel 2008 – anno dell’arrivo alla Lazio – del giocatore argentino, Luis Ruzzi, che ha  accusato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, di presunte irregolarità nelle modalità di pagamento dello stipendio del calciatore argentino con possibili violazioni della disciplina fiscale e di redazione dei bilanci delle società professionistiche.

Chinè – ha appreso l’ANSA – ha deciso di aprire un procedimento sulle parti in causa, ovvero il calciatore e il legale rappresentante della societá, Lotito.

Secondo Ruzzi, Lotito avrebbe pagato regolarmente solo una parte dello stipendio di Zarate, 7 milioni in 5 anni, ma “l’accordo era per 20” e la differenza venne versata come commissione per la stipula del contratto alla società londinese Pluriel Limited che a sua volta avrebbe girato quei soldi ad una società del fratello dell’attaccante argentino.

Secondo il servizio delle Iene Lotito avrebbe così evitato di pagare le tasse su quella parte di stipendio.

Il servizio, in un primo tempo annunciato per la puntata di questa sera, è stato rinviato a martedì prossimo per dare modo a Lotito di replicare.

“Visto il clamore suscitato dall’annuncio della messa in onda del nostro servizio – spiega il sito della trasmissione – riteniamo sia giusto dare un diritto di replica al presidente della Lazio, diritto di replica che se fosse contestuale all’inchiesta proposta chiarirebbe senza margine di ambiguità l’intera vicenda. Nel caso in cui Lotito non volesse cogliere quest’opportunità, il servizio sarà regolarmente in onda martedì 2 giugno”.

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