La Francia pensiona il franco Cfa, reperto coloniale

Una manciata di monete del Franco Cfa in vigore nei paesi ex colonie francesi in Africa.(Wikipedia)

PARIGI.  – Parigi manda in pensione il vecchio franco CFA, la moneta unica ancora in vigore nei Paesi africani quasi tutti ex colonie francesi. Il Consiglio dei ministri ha adottato il testo attesissimo dai Paesi dell’Unione monetaria dell’Africa occidentale, che mette fine al sistema gestito da Parigi e dà il via alla trasformazione del Cfa in Eco, mantenendo la parità fissa con l’Euro.

La riforma stabilisce anche la fine della centralizzazione delle riserve di cambio degli Stati dell’Africa occidentale presso il Tesoro francese. La decisione di porre fine al controverso sistema ereditato dall’epoca coloniale era stata presa con un accordo firmato il 21 dicembre scorso fra Emmanuel Macron e i governi degli Stati membri dell’Unione monetaria che ne facevano parte, che avevano annunciato la storica reforma della loro cooperazione monetaria con la Francia.

É un sistema monetario che finisce, ma anche e soprattutto un simbolo, come ha confermato la Ndjaye: “É una svolta simbolica che si iscrive nel rinnovamento delle relazioni tra Francia e Africa per scrivere una nuova pagina della nostra storia”.

A dicembre era stato il presidente ivoriano Alassane Ouattara, al fianco di Macron, ad annunciare la storica reforma che coinvolge 8 paesi dell’Africa occidentale oltre alla Francia.

Il franco Cfa era stato oggetto di una polemica senza precedenti nel gennaio 2019 con il governo italiano (all’epoca giallo-verde) che aveva portato alla convocazione al Quai d’Orsay dell’ambasciatrice Teresa Castaldo. A dicembre l’Eliseo sottolineò che la riforma “mette fine a tutte le illazioni” che erano state fatte sulla moneta.

La Banca centrale degli Stati dell’Africa occidentale (Bceao) d’ora in poi non dovrà più depositare la metà delle sue riserve di cambio presso la Banca di Francia, obbligo che veniva visto come un’umiliante dipendenza da Parigi dai detrattori del sistema Cfa.

La Francia, inoltre, non farà più parte degli organismi di governance finanziaria in cui era presente ma rimarrà soltanto “un semplice garante”. La parità con l’euro del franco Cfa dovrebbe essere mantenuta tale e quale nell’Eco  (1 euro = 655,96 franchi Cfa) ma su questo punto si prevedono cambiamenti quando la nuova moneta comune entrerà in corso.

La riforma è stata frutto di un negoziato durato tutto il secondo semestre del 2019 tra la Francia e gli 8 paesi africani del Cfa: Bénin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Sénégal e Togo. Per il momento, la riforma non riguarda i sei paesi dell’Africa centrale che utilizzano il Cfa ma che fanno parte di un’unione monetaria distinta.

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