PARIGI.- Queste le caratteristiche del Fondo per il rilancio previsto dall’iniziativa franco-tedesca di oggi e annunciato da Emmanuel Macron ed Angela Merkel. Il Fondo sarà “temporaneo e mirato, nel quadro del prossimo quadro finanziario pluriannuale, un aumento del quale sarà previsto nei primi anni”. Francia e Germania, come da documento diffuso, propongono:
* di autorizzare la Commissione europea a finanziare questo aiuto al rilancio con un’emissione di debito comune sui mercati a nome dell’Ue su una base giuridica che rispetti in pieno il Trattato europeo, il quadro finanziario dell’Ue e i diritti dei parlamenti nazionali.
* Il Fondo di rilancio sarà dotato di 500 miliardi di euro sotto forma di spese inserite nel bilancio Ue per i settori e le regioni più colpiti, sulla base di programmi di bilancio dell’Ue e nel rispetto delle priorità europee.
Esso rafforzerà la resilienza, la convergenza e la competitività delle economie europee e accrescerà gli investimenti, in particolare nella transizione ecologica e digitale e nella ricerca e l’innovazione.
* I finanziamenti del Fondo di rilancio saranno mirati sulle difficoltà legate alla pandemia e sulle sue ripercussioni. Si tratterà di un complemento eccezionale, integrato nella decisione relativa alle risorse proprie, con un volume e una data di scadenza chiaramente specificati, e che sarà legato a un piano di rimborso vincolante al di là del prossimo quadro finanziario pluriennale sul bilancio Ue.
* Un accordo di insieme rapido sul quadro finanziario pluriennale e sul Fondo di rilancio è necessario per far fronte alle grandi sfide alle quali l’Ue deve rispondere.
* Questo sostegno al rilancio completa gli sforzi nazionali e la serie di misure adottate dall’Eurogruppo; esso si fonderà su un impegno chiaro da parte degli Stati membri per l’applicazione di politiche economiche sane e un programma di riforme ambizioso.
* Il miglioramento del quadro europeo per raggiungere una fiscalità equa nell’Ue resta una priorità, in particolare con l’introduzione di una tassazione minima effettiva e di una tassazione equa dell’economia digitale in seno all’Unione, appoggiandosi idealmente su conclusioni fruttuose dei lavori dell’Ocse, oltre che sull’applicazione di un quadro comune per la tassa sulle imprese.